Comunicati Stampa CONSIGLIO COMUNALE DEL 9 FEBBRAIO 2009 Un’ora dedicata alla question time. Ritirati i tre punti sui programmi costruttivi. Sulla situazione finanziaria dell’Ente il Sindaco lancia l’Sos. Il centro destra aspetta le proposte per discutere. Votati due o.d.g La solita prima ora dedicata alla questione time. Approvati due ordini del giorno: uno sul mantenimento delle preferenze per le elezioni europee e per reintrodurle nella legge elettorale per il parlamento ( proponente e relatore Paolo Nigro dell’Udc) e quello relativa all’assistenza riabilitativa ( proponente e relatore Michele Colombo. Entrambi i documenti sono stati votati all’unanimità. L’amministrazione, dopo che il dirigente del settore urbanistica,Carmelo De Naro, ha informato il consiglio che sono scadute le convenzioni con le imprese in riferimento alla promessa di finanziamento – La Regione Siciliana dovrebbe dare una proroga- per la localizzazione e approvazione dei programmi costruttivi per l’edilizia convenzionata, ritira i tre punti posti all’ordine del giorno. Presenti 20 consiglieri il presidente da inizio alla question time. Il capogruppo del Pdl Luigi Carpenzano rileva che nell’odg aggiuntivo non è stato inserito l’argomento del progetto relativo alla manutenzione delle strade nel medio e nel lungo termine. Denuncia ancora una volta lo stato disastroso delle strade e invita l’amministrazione a redigere l’elaborato di intervento in tempi brevi. Rileva anche la mancata risposta dell’attivazione dell’acquedotto di Zappulla e di Modica Alta. Su Zappulla c’è il silenzio assoluto; pronto da due anni si debba lasciare non utilizzato con tutti i disagi conseguenti per i residenti. Il Presidente del Consiglio Comunale comunica che ci sono altri punti presentati e comunque si impegna ad inserirlo nella scaletta dei lavori. Il Sindaco nella replica ritiene che nelle manutenzioni ci sono due cottimi fiduciari, ormai operativi, da porre in essere per la manutenzione delle strade. Per la manutenzione straordinaria è necessario un mutuo con la CCDDPP per cui bisogna redigere un progetto ad hoc. Per l’attivazione dell’energia elettrica nei due acquedotti c’è un problema con l’Enel. Modica Alta è stato attivato e a giorni sarà la volta di Zappulla. Il consigliere Carpenzano si ritiene insoddisfatto delle risposte sia sulla manutenzione che sull’acquedotto di Zappulla in quanto non vengono dati tempi certi. Il consigliere di Idea di centro Giovanni Migliore illustra un’interrogazione sui buoni mensa. Ovvero quei buoni per i quali l’amministrazione non riesce a fare fronte ai crediti dei commercianti che vendono merce ai dipendenti a fronte dei buoni che vengono consegnati come acquisto. In molti punti vendita si nota l’indicazione che non vengono accettati buoni mensa dei dipendenti. L’amministrazione aveva assunto impegno il 22 dicembre scorso che avrebbe onorato questo debito. L’assessore al Bilancio Nele Muriana ammette che l’amministrazione comunale aveva assunto questo impegno, ma ad oggi non è partita ancora la tesoreria in quanto la banca non ha quadrato la contabilità 2008. Il reintegro della quota scopertura al momento non consentirebbe alcun tipo di pagamento. I buoni pasti rientrano comunque nella priorità dei pagamenti ai fornitori. La replica del consigliere è di totale insoddisfazione in quanto non c’è alcuna programmazione sul pagamento del debito. Non c’è chiarezza nelle intenzioni dell’amministrazione sul modo di estinguere il debito con i commercianti. Il capogruppo dell’Udc Paolo Nigro anche a nome del consigliere Giuseppe Minardo illustra un’interrogazione, presentata il 5 febbraio, nelle contrade Pietre nere, Cava Ispica Ciancia e Cannizzara i corpi illuminanti di questa zone in buona parte sono spenti; si registrano danaggiamenti agli impianti determinando pericolo per gli automobilisti, sono stati segnalati ai Vigili Urbani incidenti di ciclomotori. E’ necessario mettere in sicurezza i muri che limitano la strada di Cava Ispica dove insistono le transenne ; invita a coprire le buche su queste strade e su quella di cava Ispica in particolare; strada che collega in modo diretto Modica a Rosolini per raggiungere il raccordo autostradale. Il consigliere dell’Mpa Leonardo Aurnia illustra un’interrogazione sull’ efficienza del servizio di manutenzione( richieste di allaccio alla rete idrica e fognaria comunale) giustificando i ritardi con la mancanza di mezzi per effettuare i sopralluoghi tecnici e queste fa registrare ritardi nella esecuzione delle opere nei cantieri edili determinando danni economici nei privati e nelle imprese che dopo aver pagato gli oneri devono sospendere i lavori per l’inefficienza degli uffici. Chiede come l’amministrazione rispetto a questo stato di cose – compreso il rispetto dell’ordine cronologico di presentazione per il rilascio delle autorizzazioni- intende intervenire. Il consigliere Gaetano Cabibbo presenta un’interrogazione sulla carenza idrica al quartiere Sorda a causa della rottura di una pompa di sollevamento di Michelica e questo costringe i residenti a ricorrere alle autobotti. La gara d’appalto per riparare la pompa é andata deserta, per motivi noti, e questo complica le cose. Chiede una risposta e un intervento in questo senso. Il consigliere Carmelo Cerruto del Pd e il consigliere di Nuova Prospettiva Nino Cerruto chiedono all’assessore Scifo una mappatura della rete idrica esistente per comprendere l’omogeneità delle manovre che vengono effettuate giornalmente dai manovratori comunali. E chiedono in tempi brevi una risposta mettendo a disposizione il loro contributo per capire come viene svolto il servizio. Il consigliere dell’Mpa Diego Mandolfo rileva la difficoltà di deflusso delle caditoie a Modica Alta nel corso Nino Barone di questi giorni di pioggia. In corso Nino Barone sono continuamente otturate le caditoie che rende pericolo il traffico veicolare. L’Assessore alla manutenzione Elio Scifo rileva la difficoltà degli interventi che non è legato solo alla questione economica ma soprattutto a quello organizzativo. Ha trovato uffici disorganizzati e quindi ha dovuto affrontare anche questa emergenza. E’ umiliante dover rispondere alle persone che non ci sono soldi, non c’è personale. Annuncia che si stanno riorganizzando i servizi attraverso la indizione di appalti per sopperire a mancanza di personale. La questione legata alla pubblica illuminazione è legata alle gare di appalto che vanno deserte ma comunque avere il cestello funzionante risolve in qualche modo il problema. Aumentando il personale nella Modica Multiservizi, con personale comunale a comando, si potrà meglio fronteggiare la questione legata alla manutenzione che non è solo quella della pubblica illuminazione, ma anche agli interventi nelle strade e a quanto necessario. Poi è stato bandito l’appalto per effettuare le manutenzioni urgenti nelle strade ( 25 mila euro) compresa la sistemazione dei tombini. Due cottimi che potrebbero dare risposte nell’immediato. L’obiettivo è quello di contrarre un mutuo per la manutenzione straordinaria delle strade, ma una soluzione di questo tipo sarebbe necessaria anche per rinnovare l’autoparco. Sull’ approvvigionamento idrico domani sarà riparata la pompa di Michelica e quindi la situazione, replicando al consigliere Cabibbo, dovrebbe normalizzarsi; per quanto riguarda la manutenzione delle caditoie saranno fatte in economia Il capogruppo dell’Udc Paolo Nigro ribadisce che le strade bisognevoli di manutenzione sono quelle indicate; l’ausilio dei mezzi della Multiservizi sarà utile per affrontare molte manutenzioni e quindi ritiene che il personale che sarà trasferito a comando dal Comune potrebbe essere una soluzione per affrontare la pubblica illuminazione. Per quanto attiene il ripristino delle transenne nei muri ai lati delle strade poteva essere fatto dopo sette mesi di amministrazione. Sui cottimi di 25 mila euro ritiene che non siano sufficienti ad affrontare le emergenze in atto. Su questi rilievi aspetta delle risposte. Il consigliere Leonardo Aurnia prende atto dell’impegno dell’assessore Scifo ma ritiene assurdo bloccare il lavoro delle imprese che chiedendo l’allaccio idrico agli immobili non lo ottengono e ciò crea difficoltà. L’Assessore Scifo replica sostenendo che sulle 4000 richieste di interventi per contatoti idrici non funzionanti e sul rilascio delle autorizzazioni ritiene che unificando il servizio di manutenzione tra Ente e Modica Multiservizi consentirà di liberare personale che si può dedicare all’urbanistica, ai lavori pubblici. Il consigliere Gaetano Cabibbo si ritiene soddisfatto della risposta dell’Assessore in ordine alla riattivazione della pompa del pozzo Michelica. Il dirigente Carmelo De Naro affronta il problema relativo ai programmi costruttivi conferma che i tre programmi costruttivi hanno la convenzione scaduta al 31 dicembre 2008 e quindi, viene a mancare, al momento, alcuna promessa di finanziamento, non essendo stata rinnovata viene a cadere la condizione per individuare l’area costruttiva in zona verde agricole. Si attende una proroga della Regione in questa direzione. Il Sindaco a questo punto ritira i tre argomenti, interventi di edilizia convenzionata, e li ripresenterà appena saranno nelle condizioni di poter essere adottati. Il capogruppo dell’Udc Paolo Nigro sostiene che a prescindere dalle questioni di merito i consiglieri si assumono le proprie responsabilità. Invita a verificare il ricorso al Tar che chiama a precise responsabilità il consiglio in ordine alla localizzazione dei programmi costruttivi. Chiede un chiarimento sul perché il consiglio non è stato messo in condizione nel dire si o no sull’adozione di questi atti. Il Presidente del Consiglio Comunale si impegna a chiarire questa situazione che investe il civico consesso. Il Presidente prendendo atto di una richiesta dell’Udc e del Sindaco e dell’amministrazione di affronterà l’argomento attualissimo ovvero la grave situazione politico finanziaria dell’ente anche se chiede l’anticipazione del punto relativo all’assistenza riabilitativa un ordine del giorno proposto dai consiglieri Colombo e Aprile. Il Sindaco ha da fare comunicazioni urgenti al consiglio. Il capogruppo dell’Udc Paolo Nigro chiede l’anticipazione e la votazione del punto relativo al mantenimento delle preferenze per le Elezioni Europee per l’introduzione delle preferenze nell’attuale legge elettorale per il Parlamento italiano: o.d.g. da egli stesso proposto e da trasmettere agli organi competenti. L’ordine del giorno è approvato con l’astensione del PDL. 18 favorevoli e otto gli astenuti. Il consigliere Tato Cavallino dichiara di rientrare nel Pdl dopo un confronto serio e serrato con il parlamentare di riferimento Nino Minardo su alcune questioni di merito che lo hanno convinto che nel Pdl si può fare politica con la gente e per la gente. Il capogruppo del Sd Vito D’Antona si rivolge al presidente del Consiglio comunale. Al di là delle motivazioni di merito sull’uscita e sul rientro del consigliere Cavallino dal e nel Pdl, il consigliere tocca, nel suo intervento un aspetto inquietante della questione. Secondo dichiarazioni rese alla stampa dal parlamentare di riferimento di cavallino, l’on.Nino Minardo il quale in una dichiarazione virgolettata ha detto che Cavallino avrebbe subito “imposizioni e mortificazioni sul posto di lavoro (IACP ndus) che hanno solo una matrice politica quella del partito di riferimento del presidente di quell’istituto” ovvero l’avv. Cultrera dell’MPA. Ciò è giudicato grave e preoccupante dal consigliere della SD perché intacca l’autonomia di pensiero e d’azione politica di un consigliere comunale. Chiede al presidente del consiglio comunale perchè intervenga nei confronti del consigliere Cavallino, del capogruppo del Pdl e dell’on. Nino Minardo e del presidente Iacp perché possa essere chiarito un aspetto delicato di una vicenda che vede coinvolto un consigliere comunale che deve potere svolgere il mandato consiliare in serenità e libero da pregiudizio. Peraltro compito costituzionalmente garantito. Chiede cosa c’è di vero sulla vicenda delle pressioni che non garantivano la serenità d’azione del consigliere. Il consigliere D’Antona presenta alla Presidenza el consiglio una richiesta a firma di dieci consiglieri nella quale chiede al destinatario nella qualità di poter assumere quelle iniziative utili a fare chiarezza sulla vicenda e a renderle note in aula. Il Presidente del consiglio comunale prende atto e si attiverà per chiedere una nota scritta al parlamentare Nino Minardo in ordine a quelle dichiarazioni rilasciate alla stampa al fine di fare chiarezza sull’episodio oggetto dell’intervneto del capogruppo della SD, chiedendo, altresì, una diretta comunicazione dal consigliere Tato Cavallino . Il capogruppo dell’Mpa Carmelo Scarso ritiene che si è scesi in basso rispetto a garanzie di funzioni del consigliere comunale. Si trascende in personalismi ingiustificati. Si dichiara d’accordo con Vito D’Antona nel momento in cui un parlamentare nazionale si lasci andare a simili considerazioni e si assuma le sue responsabilità. Il capogruppo del Pdl Luigi Carpenzano da il bentornato al consigliere Cavallino; ritiene che non sia stato tenero nei confronti di consiglieri che nel corso di una legislatura abbiano cambiato squadra e così lo stesso ha fatto con Cavallino. Quindi coerente con la stessa convinzione. Si era dichiarato sorpreso dalla dichiarazione di Cavallino rendendosi conto del travaglio umano del consigliere e quindi ci doveva essere qualcosa di anomalo. Successivamente tutto è stato più chiaro sullo scorta degli sviluppi di questi giorni avendo subito provvedimenti disciplinari non meritati e il parlamentare nazionale Minardo ha preso posizioni su fatti oggettivi seri. Il consigliere Nino Cerruto di Nuova prospettiva ritiene che dopo queste dichiarazioni non c’è chiarezza. Cavallino ha lanciato accuse politiche ben precise nei confronti del Pdl. Ma se risulta vero quello che ha dichiarato l’on. Nino Minardo che rileva che ci sono consiglieri che devono cambiare partito perché subiscono ritorsioni sul posto di lavoro arrivando a chiedere le dimissioni del presidente dell’Iacp. Se così è si tratta di cosa grave; se così non è l’on. Nino Minardo faccia le dovute rettifiche. Il capogruppo dei popolari Salvatore Cannata non intende entrare nel merito della questione; ognuno deve dare conto al proprio elettorato. Ritiene che quando fatto emergere dal consigliere D’Antona è una cosa che ci allarma perché limita l’autonomia di azione del consigliere. Il capogruppo dell’Udc Paolo Nigro ritiene che creare un dibattito su questi aspetti è inutile in quanto nell’intervento di merito su questa questione è ininfluente. Importante che il consigliere agisca con senso di responsabilità, convinto delle proprie idee e agisca nell’interesse della collettività. Va rispettato la condizione di chi ha avuto un travaglio personale, ma non si utilizzino questi momenti quando non sono argomenti posti all’ordine del giorno e si vada avanti nei lavori de consiglio. Il consigliere Giancarlo Poidomani ritiene che c’è capire cosa sia successo in questi giorni. Ritiene che ci sia motivo di scandalo il fatto che un consigliere lasciare la casacca e poi riprenderla. Non si può far passare sotto silenzio quanto accaduto. Ritiene grave subire torti nei luoghi di lavoro non ci rivolge ai parlamentari ma all’autorità giudiziaria. Un cittadino rimane sbigottito rispetto a questo atteggiamento. Rimane necessaria e intoccabile l’autonomia del consigliere comunale. Viene anticipato il punto relativo all’ordine del giorno avente ad oggetto l’assistenza riabilitativa in città. Casi di mancanza di assistenza sono state denunciate di recente. Da una ricerca fatta dal gruppo nella regione siciliana è di € 156.576.960,00 la somma destinata all’ assistenza riabilitativa in Sicilia. Nella provincia di Ragusa ha una quota pro-capite di 13 euro, rispetto ai 66 euro di Catania . E’ di € 4.018.000,00 la quota della provincia di Ragusa. Il consigliere Michele Colombo denuncia l’assistenza di 19 persone a Modica mentre sono molti di più in altri comuni della provincia con popolazione inferiore a quelli di Modica. Il CSR si occupa della riabilitazione psiconeuromotoria delle persone disabili. Il consorzio si è detto disponibile a migliorare i livelli di assistenza nella nostra città, ma i tagli alla sanità impediscono di fatto l’aumento delle convenzioni e quindi il potenziamento del servizio riabilitativo. Si paventa il rischio che i genitori di Modica, che oggi hanno i loro figli assistiti con trattamento domiciliare, sono stati informati che al più preso l’assistenza riabilitativa non sarà riconosciuta per il domicilio ma con trattamento ambulatoriale e quindi con il rischio di doversi spostare negli altri centri. L’ordine del giorno impegna l’amministrazione comunale e in particolare al Sindaco ad intervenire con forza presso gli organi competenti regionali, provinciali per denunciare questa ingiustizia al fine di evitare ai nostri concittadini disabili di non vedere soddisfatto un bisogno vitale che è quello della riabilitazione. I capigruppo si sono dichiarati tutti d’accordo con il documento che è stato votato all’unanimità. Il Sindaco introduce l’argomento relativa alla grave crisi economica finanziaria dell’ente. Il primo dato concreto emerso è stata l’approvazione del conto consuntivo, oltre venti milioni di euro, una cifra enorme per l’ente frutto di disavanzo di amministrazione e debiti fuori bilancio. Questo un primo segnale. E’ stata individuata una strategia che mette in vendita il patrimonio immobiliare che ha messo una garanzia al debito accertato. Si sta lavorando per la valorizzazione del patrimonio immobiliare. Nell’attesa di questo una massa di debiti grava sul comune. Si registra una perenne difficoltà di cassa che non consente di pagare dipendenti, fornitori e altro. Emergono intanto altri debiti fuori bilancio non inferiori a quindici milioni di euro. Togliere i debiti pregressi e coprire i debiti fuori bilancio avrà un senso se togliamo le cause di questa situazione a cominciare dalla redazione del bilancio 2009 che eviti la produzione di nuovi debiti. Rispetto questo pur facendo tagli rilevanti si registra una spesa minima sui 47 milioni di euro a fronte di un’entrata pari con la difficoltà che le entrate di cassa sono di 37 milioni di euro. Questo comporterà il recupero dell’evasione, di razionalizzazione di una serie di servizi che potranno produrre 40 milioni di euro. Realisticamente pur potenziamento al massimo delle entrate si registra un gap di sei - sette milioni di euro. A questa situazione c’è un pressione debitoria da parte dei creditori che bussano a cassa. Tra stipendi del personale, Multiservizi, rata mutui, commissari ad acta che si insediano, più le somme da dar ai fornitori per la vita ordinaria dell’ente. Per poter agire in ordinari età questa amministrazione ha bisogno tre milioni mezzo di liquidità la mese. Questo crea molte difficoltà nell’adempiere con puntualità agli obblighi dell’ente. Rispetto a questa situazione che non è stata determinata da questa amministrazione che l’ha fatta emergere, in questa situazione la condizione è quella del dissesto finanziario. Questo è il quadro teorico della situazione in atto. Fino ad un fa si poteva dibattere che questo ente era in una situazione di crisi finanziaria; oggi con il conto consuntivo 2008 mette il Comune nell’attenzione della Procura della Corte dei Conti. Questa amministrazione per invertire la rotta sta operando alcune misure per recuperare questa situazione per eliminarne le cause con scelte particolarmente difficili che però servono non per tamponare ma per evitare il peggio. E’necessaria una condivisione nei tempi, nelle procedure negli obiettivi da parte di tutte le rappresentanze della città. Non è possibile fare scelte difficili quando poi contemporaneamente ci minacciano lo sciopero, creano situazioni di emergenza, non facendo distinguo. Il Sindaco ritiene che farà tutte le verifiche su questo Ente in caso di dissesto; calcolare quel’è il quadro delle conseguenze. Ci vuole un grande patto con le parti sociali che devono assumersi anche loro le responsabilità. Non si tratta di dichiarare o meno il dissesto,; nei fatti lo siamo ma lavoriamo per evitarlo o cercare di evitarlo. O si prede atto del dissesto o insieme sopprimiamo le cause che lo hanno determinato. I cittadini chiedono servizi essenziali sufficienti e garantire stipendi e fornitori. Nel giro di pochi giorni bisognerà decidere perché non si può permettere altra perdita di tempo. Il capogruppo del Pdl Luigi Carpenzano crede necessaria una breve sospensione per chiarire le dinamiche sul futuro dibattito sul tema. Alla ripresa dei lavori, presenti 26 consiglieri, prende la parola il capogruppo dell’Udc Paolo Nigro prende atto delle dichiarazioni del sindaco. Ritiene che se ci deve essere confronto ci vogliano numeri e proposte. E’ necessaria una documentazione per capire le cose e capire come l’amministrazione intende affrontare la questione. Il capogruppo della Sd, Vito D’Antona rileva la richiesta di sospensione della minoranza e poi non si chiede la parola. Sarebbe opportuno da parte delle forze di minoranza ci fosse una maggiore consapevolezza sulle questioni che sono state sollevate. Il dissesto si formalizza stasera con l’intervento del Sindaco cioè della personalità politica più alta. Ce motivo di preoccupazione generale su questo. Non c’è nessun ritardo sulla presentazione del bilancio, peraltro nessun comune in provincia lo ha fatto. L’amministrazione sta fotografando la realtà delle cose e le sta facendo emergere. Come stanno emergendo altri debiti fuori bilancio. Sono maturati fatti che negli scorsi sei mesi non c’erano. Il conto consuntivo 2008 avrà un disavanzo consistente. Quale scelta. Non si vuole intraprendere il dissesto. L’alternativa è la costruzione di un percorso virtuoso a cui dovranno aderire le parti sociali. Invita da qui a qualche giorno avere elementi capaci di fare prendere una decisione. L’Assessore al personale Giuseppe Sammito annuncia la presentazione di un documento contabile da esaminare; una schema esemplificativo che da visione delle macrovoci, delle spese fondamentali e quindi le opzioni possibili. Il punto posto è un punto politico: verificare con ilo consiglio e le parti sociali se rispetto alla situazione critica, che emergerà dai dati, l’atteggiamento è quello di prendere atto delle difficoltà, della impossibilità di tenere insieme tutte le spese come sono state costruite negli anni passati. Il problema non è quello di fare un bilancio con un pareggio contabile. Quello che non si deve più fare è un bilancio con equilibrio formale, con un disequilibrio sostanziale. Dal 2007 al 2008 le entrate del Comune sono passate da 32 milioni e seicento mila di euro a poco più di 40 milioni di euro considerando i cinque milioni erogati dalla regione a dicembre. Oggi non si possono fare manovre superiori di entrate pari a 47 milioni di euro che si concretizzerebbe in presenza di dissesto. Quindi è necessario fare una cosa di serietà: effettive entrate con effettive uscite. Se non ci sono predisposizioni di condivisione rispetto ad un patto sociale che consenta di affrontare diversamente i termini della questione finanziaria in Città allora la scelta del dissesto non sarebbe superabile. Si è lavorato sino a oggi a verificare il patto di stabilità; i saldi di entrate di uscite; la verifica del ranting con la banca tesoriera; per tale ragione solo oggi si ha un quadro più chiaro della situazione. Il capogruppo del Pdl Luigi Carpenzano dichiara che dalle esposizione fatte non emerge nulla di concreto, non c’è una strategia. Non si comprendono le scelte dolorose, decisive. Il centro destra non è nella condizioni di poter nulla. La compartecipazione dell’opposizione per fare che cosa ? Si sarebbe aspettato di più per superare questo momento. Necessarie strategie per affrontare questa situazione. Il capogruppo del Pd Nino Frasca Caccia valuta che è tutto chiaro dopo gli interventi registratesi. Non si sa ancora di cosa si parla? Si chiede un sacrificio di tutti per superare questa situazione. Il consigliere di Nuova Prospettiva Nino Cerruto sintetizza che rispetto ad una spesa di 47 milioni di euro c’è un’entrata di 36 milioni di euro. Pensare di speculare politicamente su questa situazione è meschino; allora è necessaria un’azione decisa per superare con responsabilità questo momento. Le conseguenze del dissesto sono negative per tutti: amministrazione, consiglio comunale, sindacati, forze sociali e cittadini. Il consigliere del Pdl Barolo Azzaro ritiene di non aver capito che cosa si chiede. Non bisogna chiedere firme in bianco. Questa amministrazione diceva di avere un piano per superare questa difficoltà come detto in campagna elettorale. Sugli enunciati non si firmano cambiali in bianco. Sono necessarie proposte precise. Il capogruppo Carmelo Scarso rileva come tutti i gruppi politici in campagna elettorale abbiano dichiarato che ognuno aveva la ricetta per superare la crisi finanziaria. Si sa che si è davanti ad un bivio che è stato posto dall’amministrazione nel senso che il bilancio 2009 è il punto di svolta dell’economia dell’ente. Il messaggio politico dice che maggioranza e opposizione per le proprie responsabilità portano a sintesi le volontà di questa città. Vogliamo evitare la dichiarazione di dissesto ? La città vuole evitarla ? Qui sta il senso della responsabilità. Si devono eliminare le cause di questo dissesto. L’MPA avrà a riferimento i dipendenti, gli utenti e i contribuenti in un processo che deve essere affrancato da penalizzazioni. Il dissesto determinerebbe un taglio del personale drastico. Il bilancio, se si sceglie il percorso virtuoso, deve prevedere spese obbligatorie e il resto destinato al pagamento dei debiti. Bisogna eliminare le cause delle difficoltà. Il capogruppo dei popolari, Salvatore Cannata, ritiene che è necessario avere carte e numeri perché l’opposizione si potesse pronunciare su un indirizzo sul bilancio e comunque sulle questioni di merito. Non si può chiedere all’opposizione una proposta atteso che non esiste quella della maggioranza. E’ necessario che si discuta presto nel merito della questione e quindi l’amministrazione in tempi brevi illustri una documento su cui discutere. Il consiglio viene aggiornato a giovedì 19 febbraio alle ore 19.00. Modica lì 9 febbraio 2009 Il Capo Ufficio Stampa Marco Sammito