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ReplicaArgomento del Forum: LA RISCOSSIONE DEI TRIBUTI LOCALI E’ INECCEPIBILE?- Da: Franco

L'articolo dell'amico Ballarò mi ha fatto ricordare la trasmissione che ho visto qualche settimana fa su reporter rai3 dove gli amici degli amici non pagavano mentre i poveri cittadini normali per 50 euro avevano la propria macchina sequestrata.
Consigliere Migliore può trovare per me su internet questa trasmissione?
con stima grazie doppio al consigliere migliore e all'amico Ballarò



LA RISCOSSIONE DEI TRIBUTI LOCALI E’ INECCEPIBILE? La riflessione di Giombattista Ballarò
scritto il 11 giu 2010 nella categoria: Senza categoria
Pubblicata alle ore 17:03:52 - Fonte: giombattista ballarò - 107 letture - nessun commento.

Viviamo in un’epoca nella quale anche le norme più discutibili trovano facile applicazione, perchè gli organi di rappresentanza politica ed istituzionale hanno perso quel vecchio ma incisivo senso di reazione che rappresentava uno dei pochi strumenti di tutela del cittadino. Da qualche tempo, la riscossione dei tributi è gestita in Italia da Equitalia, società pubblica al 51% di proprietà dell’Agenzia delle entrate e al 49% di proprietà Inps. Le norme che regolano i criteri di riscossione rispondono a principi di equità? Una delle tante norme applicate, è quella che un cittadino resosi inadempiente per una cifra a partire da 50 euro, debba essere perseguito,trascorsi infruttuosamente i 60 giorni che decorrono dal sollecito dell’ufficio periferico (Serit) con il fermo amministrativo d’un mezzo mobile a lui intestato, per passare a pignoramenti immobiliari nel caso di cifre più consistenti. Si capisce bene che data l’esiguità degli importi che assoggetta a tali procedure,la platea degli interessati è vastissima, perchè basta una contravvenzione o una cartella per l’immondizia non pagata, per trovarsi nell’assurda condizione di non poter andare nemmeno a lavorare, perchè appiedato dalle maglie d’una norma sicuramente molto intransigente e sproporzionata nel rapporto debito-provvedimento. Rispetto ad una situazione di questo tipo che sta inguaiando migliaia di famiglie, sempre più impossibilitate a far quadrare i bilanci familiari, i Comuni, i soggetti politici, come si sono attivati per normalizzare una situazione che va certamente rivista e corretta per tutelare il cittadino? Le tasse vanno pagate ma non possono rappresentare il dramma delle nostre famiglie! Chi amministra,non pensa che tra i propri doveri istituzionali, esista anche quello di difendere i cittadini da eventuali storture del sistema impositivo? I parlamentari regionali e nazionali, non ritengono opportuno un loro intervento volto a rimodulare gli importi minimi che fanno scattare il fermo dei mezzi mobili? Se la politica è ancora la nobile arte della mediazione e della tutela del cittadino, chi ha i titoli, si attivi per scongiurare che la gente debba soccombere a forzature evitabili.

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