|      Al  Sindaco  di  Ragusa e  p.c.	All’Assessore  alla  viabilità  di  Ragusa
 e  p.c.	Al  Consigliere  comunale  Massimo  Occhipinti
 e  p  c.  Al  Prefetto  di  Ragusa
 e  p  c.  Alla  Stampa  ed  alle  TV  locali
 e  p  c.  Alla  Polizia  Municipale  di  Ragusa
 
 
 Oggetto:  richiesta  rimozione  tabella
 
 Sono  amareggiato!  Mi  sento  umiliato!  Avverto  un  senso  di  fallimento.
 Passando  dalla  via  Roma  a  Ragusa,  in  prossimità  dell’Hotel  Mediterraneo,  vi  è  un  parcheggio  riservato  ai  disabili  sbalorditivo;  oltre  alla  normale  tabella  indicante  la  presenza  di  un  parcheggio  per  disabili  è  stata  posizionata  una  nuova  tabella  di  colore  arancione  con  su  scritto:  SE  VUOI  IL  MIO  POSTO  PRENDI  IL  MIO  HANDICAP.
 Sarà  certamente  una  provocazione,  con  cui  si  vuole  intimorire  l’automobilista  distratto  a  non  parcheggiare  nei  posti  riservati  ai  disabili,  ma  l’espressione  utilizzata  offende  profondamente  tutti  noi  diversamente  abili,  in  quanto  ci  sentiamo  considerati  portatori  di  disgrazia,  di  malattia  e  di  sventura.
 Si  vuole  il  rispetto  del  disabile  offrendo  un  handicap.  Si  pretende  il    rispetto  dell’handicap  suscitando  paura.  Si  maschera  la  propria  incapacità    nel  far  rispettare  la  legge  offrendo  in  cambio  il  mio  handicap.
 Ritengo  tale  iniziativa  una  operazione  vergognosa,  umiliante  e  diseducativa,  certamente  non  concordata  con  le  associazioni  che  si  occupano  di  difendere    i  diritti  del  diversamente  abile.
 In  tal  modo  si  compiono  notevoli  passi  indietro;  si  annulla  l’integrazione,  la  socializzazione  e  le  pari  opportunità  conquistate  in  tanti  anni  di  lotta.  Oggi  molti  diversamente  abili  riescono  a          dare  un  contributo  alla  crescita  della  società,  lavorando  accanto  al  collega  “normale”  senza  fare  pesare  la  propria  condizione  fisica.  I  diritti  che  abbiamo  conquistato  esprimono  e  garantiscono  il  nostro  bisogno  di  autonomia,    mobilità,  libertà  e  voglia  di  socializzazione.
 Ma  temo  che  il  messaggio  negativo  che  passa  con  la  tabella  posizionata        possa  distruggere  tutti  i  progressi  che  i  disabili  hanno  conquistato;  non        vogliamo  essere  un  peso,  non  viviamo  una  malattia  infetta,  non  siamo  una  disgrazia  da  minacciare  e  da  trasmettere  a  chi  occupa  abusivamente  i  parcheggi  riservati,  non  siamo  delle  persone  da  temere  e+o  da  tenere  distanti    in  quanto  portatori  di  sofferenze  e  mali.  Non  vogliamo,  né  auguriamo,  che              altri  vivano  il  nostro  handicap  perché  vogliamo  il  bene  di  tutti  ed  essere  in  sintonia  e  rispetto    con  tutti.
 Ma  c’era  veramente  bisogno  di  minacciare  il  contagio  dell’handicap  per  far  rispettare  un  diritto?  Era  necessario  farci  passare  per  ESSERI  NEGATIVI          per  tutelare  le  nostre  esigenze?  Pensate  che  barattare  un  handicap  rappresenta  un  modo  educativo  efficace  per  esigere  il  rispetto  della  norma?
 L’  esperienza  personale  mi  dice  che  la  multa  rappresenta  un  ottimo  deterrente  per  gli  automobilisti  distratti  ed  insensibili:  ogni  qualvolta  che  ho  richiesto  l’intervento  dei  vigili  urbani  o  quando  ho  invitato  il  parcheggiatore  abusivo  a  liberare  il  parcheggio  riservato,  ho  sempre  riscontrato  disponibilità  e  comprensione  per  il  disagio  recato.  Se  sussiste  la  pessima  abitudine  ad  occupare  abusivamente  è  perché  non  si  applicano  le  sanzioni  previste                    per  legge.
 Penso  che  il  promotore  dell’iniziativa  nasconda  la  propria  incapacità  di  far  rispettare  la  legge  e  ritiene  di  scuotere  le  coscienze  invitando  a  vivere  l’handicap  altrui.  Così  passa  soltanto  un  messaggio  disgregante  e  negativo.  Così  si  provoca  una  reazione  di  pregiudizio,  facendoci  tornare  a  cinquant’anni  fa,  quando  “handicappato”  era  rinchiuso  a  casa,  nascosto  da  tutti  o  fonte  di  solo  interesse  economico.
 Invito  pertanto  tutti  coloro  che  hanno  ideato  e  realizzato  questa  iniziativa  a  rimuovere  la  becera  tabella  e  mi  rendo  disponibile  a  ricercare  nuove  iniziative  per  il  rispetto  dei  diversamente  abili;  a  tal  proposito  ricordo  che  24  anni  fa  la  Cooperativa  Sociale  Esistere  e  la  Società  Sportiva  Handy  Sport  adottarono  la  “Contravvenzione  Morale”;  con  un  piccolo  volantino,  color  giallo,  si  scriveva:  occupando  questo  parcheggio  ci  impedisci  di  vivere  con  autonomia  la  nostra  vita.  Rispettaci.
 Quanto  da  me  denunciato  è  condiviso  da  altri  diversamente  abili  disponibili          a  presentare  una  petizione  pubblica  per  richiedere  la  rimozione  delle  suddette  tabelle.
 Ma  conosco  la  sensibilità,  specie  in  questa  materia,  dell’amministrazione  comunale  ed  è  per  questo  che  ritengo  la  questione  di  facile  e  pronta  risoluzione.
 Resto  come  sempre  disponibile  ad  incontrarci  per  migliorare  la  vita  e  l’autonomia  dei  cittadini.
 Giovanni  Brafa
 
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    | Repliche per questo messaggio
  Commento inviato da: Fausto Righi in data 09/07/2010 09:17:46 > Preg,mo Sig. Giovanni Brafa, comprendo la sua amarezza. A volte però dovremmo sforzarci di guardare le cose anche da altri punti di vista. La teoria della comunicazione insegna che un messaggio FORTE è particolarmente idoneo a  scuotere  l’attenzione. Io, in quel messaggio, leggo uno schiaffo in faccia all’ignoranza, all’egoismo, all’arroganza di tante persone. Vi leggo un invito, nudo e crudo, ad assumersi responsabilità. E consapevolezza. Credo sia stato questo l’intento di chi ha impostato una simile campagna di comunicazione. Con questo non voglio assolutamente mettere in discussione il suo diritto ad esigere una soluzione diversa . E’ giusto che ognuno di noi si impegni per portare avanti quello in cui crede. Con profonda stima. Fausto Righi.
 
 Commento inviato da: Franco in data 09/07/2010 09:20:14 > Ha perfettamente ragione.
 Anche a Modica è stato fatto una cosa del genere da parte degli scout (almeno) con tabelle di carta plastificata.
 Mio figlio mi ha chiesto cosa significava quello che era scritto nella tabella.
 Ho provato imbarazzo a rispondere.
 Lei con la sua lettera ha interpretato il mio senso di imbarazzo.
 Purtroppo i nostri sindaci Modica e Ragusa molto sensibili alle temetiche sociali cavalcano "asini" di grande ipocrisia.Saluti
 
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