|      Per  paranoia  si  intende  una  psicosi  caratterizzata  da  un  delirio  cronico,  basato  su  un  sistema  di  convinzioni  a  tema  persecutorio  non  corrispondenti  alla  realtà. Il  termine  è  stato  usato  storicamente  con  diverse  sfumature  di  significato,  ed  oggi  non  è  più  incluso  nella  terminologia  internazionale  ufficiale  relativa  alle  patologie  mentali,  essendo  stato  sostituito  dal  concetto  più  generale,  ma  più  chiaramente  definibile,  di  disturbo  delirante.
 il  termine  "paranoia"  indica  anche  una  contingenza  di  disturbo  mentale  lucido,  caratterizzato  dalla  convinzione  delirante  del  paziente  di  essere  perseguitato  (o,  più  specificatamente,  dall'ideazione  che  qualcuno  o  qualcosa  abbia  intenzione  di  nuocergli).  Questa  condizione  è  spesso  caratterizzabile  come  una  degenerazione  patologica  di  alcuni  tratti  caratteriali  come  la  diffidenza,  l'inclinazione  al  pregiudizio  o  l'insicurezza.
 
 Il  paranoico  sviluppa  quindi  un  atteggiamento  antisociale,  attribuendo  alla  società  la  paranoia  stessa  della  quale  il  soggetto  è  vittima.  Il  desiderio  di  vendetta  che  innesca  questa  lucida  autoconvinzione  è  spesso  causa  di  condotte  socialmente  pericolose.  Molti  serial-killer  sono  stati  identificati  come  paranoici.
 
 I  timori  paranoici  di  grado  psicotico  sono  anche  chiaramente  irrealistici  o  impossibili,  e  si  accompagnano  a  percezioni  allucinatorie.  Alcune  droghe,  come  le  metamfetamine,  possono  portare  all'insorgere  di  condizioni  mentali  paranoiche  o  rendere  allucinatorie  tendenze  già  presenti  in  forma  latente.
 
 La  terapia  :
 I  farmaci  di  uso  comune  in  queste  situazioni  sono  i  neurolettici  o  tranquillanti  maggiori  che  vengono  impiegati  sia  in  ambiente  ospedaliero  che  nelle  cure  domiciliari,  ma  hanno  il  limite  di  diminuire  i  propri  effetti  nel  tempo,  particolare  molto  importante  quando  si  ha  a  che  fare  con  terapie  croniche;  la  seconda  possibilità  terapeutica  ci  è  fornita  dalla  psicoterapia.  Questa  può  essere  basata  sul  colloquio,  quando  sia  possibile,  o  sfruttando  l’aiuto  di  strutture  adeguate  come  i  day-hospital  in  cui  far  “”agire”"  pazienti,  senza  ricorrere  al  loro  ricovero  in  un  ospedale  tradizionale.
 
 -  Questo  mio  intervento  è  assolutamente  a  titolo  gratuito  e  fa  parte  di  un  programma  d'informazione  scientifica  socialmente  utile.
 Ogni  riferimento  a  persone  affetti  da  questo  disturbo  è  da  ritenersi  puramente  casuale  -
 Grazie,alla  prossima  puntata.
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    | Repliche per questo messaggio
  Commento inviato da: Ex membro Soka Gakkai in data 09/07/2010 18:22:21 > Preg,mo psicologo, è sempre un piacere leggerla. Aspettavo con ansia il suo ritorno dalle ferie perchè ho una domanda da rivolgerle, che riguarda una tematica solo momentaneamente accantonata. Ogni cosa a suo tempo. La domanda è questa:l'abbinamento trionfalistico del signore giapponese con George Washington e Benjamin Franklin, secondo lei, significa qualcosa in particolare? Qui a Modica la mostra sui costruttori di pace ha visto l'abbinamento del signore giapponese con altri personaggi di grosso calibro, come Gandhi, Martin Luter King, Madre Teresa ecc...Insomma, io comincio a preoccuparmi, anche perchè, lei non ci crederà ma può controllare nell'area tematica relativa alle cittadinanze onorarie, quella foto, che subito è stata messa in rete è sparita, addirittura dal sito originale inglese dal quale era stata riprodotta.  Un suo parere mi sarebbe veramente di grande aiuto. Grazie.
 
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