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ReplicaArgomento del Forum: Riepilogo Consiglio Comunale : fonte ufficio stampa Da: Giovanni Migliore

Respinta a maggioranza l’assegnazione di destinazione urbanistica, in variante al PRG alla ditta Davide Belluardo.

Approvato il regolamento sui procedimenti e sull’accesso ai documenti amministrativi. Intenso il dibattito su RSU e loro smaltimento.

Proposto la redazione di un documento del civico consesso tenuto anche conto della nota dell’Ato Ambiente Ragusa fatto recapitare al Presidente del Consiglio Comunale a Palazzo San Domenico alla vigilia del civico consesso.

La seduta del consiglio, su decisione del Presidente, è stata rinviata a venerdì 26 novembre alle 19.

Si dovrà affrontare la salvaguardia degli equilibri di bilancio dell’esercizio finanziario 2010 da adottare entro il 27 novembre data ultima e perentoria per l’approvazione.

Presenti diciotto consiglieri, il Presidente del consiglio comunale riavvia un punto incardinato nella scorsa seduta ovvero l’assegnazione della destinazione urbanistica, in variante al Prg, ad area ubicata in Modica tra Via Nazionale e la Via Ovidio, ditta Belluardo Davide.

Il dirigente del settore urbanistica rileva che il sito ha solo n 5% in zona B e l’ufficio ha concesso per tutta l’area la classificazione in zona B a condizione che sia corredata da piano particolareggiato.
La seduta del civico consesso è rinviata di ventiquattro ore.

Il consigliere del Pid Paolo Nigro ritiene che ci si trova davanti al classico caso in cui deve essere approfondito in commissione l’argomento atteso che molti quesiti posti non hanno avuto risposta; ribadisce che quando ci saranno le condizioni si assumerà le sue responsabilità in ordine al punto andando sempre nel merito della questione.

I consiglieri Nigro e Minardo chiedono il rinvio sul punto trattato.
Ai voti il rinvio non passa. Otto favorevoli , sette contrari e due astenuti. Diciotto i votanti: dieci votiper il quorum necessario.

Si vota un emendamento al punto che non viene adottato a maggioranza: quindici contrari e due astenuti.
L’assegnazione della destinazione urbanistica dita Davide Belluardo viene respinta a maggioranza: favorevoli nove, contrari due e sette astenuti.


Si passa al punto relativo al regolamento sui procedimenti amministrativi e sull’accesso ai documenti amministrativi. La prima commissione consiliare si è espressa all’unanimità sul punto con nota allegata dove si declinano alcune modifiche.
Le modifiche sono oggetto di un emendamento.

Il consigliere Giovanni Migliore rileva che il documento doveva essere votato entro il 30 giugno p.v. e si è a dicembre quindi si registra un’inadempienza amministrativa su un argomento fondamentale per la vita dell’ente. Fa appello al Presidente del Consiglio comunale perché il regolamento venga pubblicato sul sito del comune compreso l’orario di servizio dei singoli uffici. Denuncia il fatto che non riesce ad avere in tempi comprensibili gli atti e i documenti la cui estrazione è problematica anche dal sito. Cosa che non accade negli altri comuni. Dal 1 gennaio 2011 scattano norme di legge che rendono obbligatorie queste procedure.

Si passa alla votazione dell’emendamento. Passa con undici voti a favore, due contrari e sette astenuti.
Il regolamento viene approvato undici favorevoli, sette astenuti.

Il capogruppo del PD Giancarlo Poidomani chiede l’anticipazione del punto relativo alla discussione RSU e loro smaltimento.

Il capogruppo del PDL Luigi Carpenzano sottolinea che la salvaguardia degli equilibri di bilancio, esercizio finanziario 2010 va votato entro il 27 novembre pena lo scioglimento del civico consesso.

Il presidente del consiglio ritiene che venerdì 26 novembre si può discutere il punto.

Viene anticipato il punto sulla RSU. Il Presidente rende nota una comunicazione dell’Ato di Ragusa ( si allega al comunicato).

Il Sindaco relaziona sull’argomento i tre parti: discarica, differenziata e debito con l’Ato.
Sulla discarica la competenza della gestione sta in capo all’Ato che ha avuto sia il compito di individuare i siti e gestire quelle esistenti che sono quelle del comune di Vittoria e quella di Ragusa.
Senza individuare nuovi siti Vittoria sarà presto satura e su Ragusa non scaricano tutti.
Si è determinata una frizione tra il Comune di Ragusa e gli altri comuni; si arrivò alla soluzione che Ragusa accogliesse quelli del comune capoluogo e quelli montani. Tutti gli altri fuori costretti ad andare fuori comprensorio. Questo ha comportato il sostenere spese maggiori, per oneri come il trasporto. Questo ha determinato la presa di posizione dei comuni del comprensorio modicano perche: a) o si scaricasse tutti a Ragusa ;b)oppure scaricare fuori comprensorio con i costi aggiuntivi da dividere proporzionalmente su tutti i soci dell’Ato in modo che tutti potessero essere trattati allo stesso modo. Nel caso delle emergenze c’è la disponibilità di individuare nuove discariche dove sussistono le possibilità.
Si è attivata una procedura giuridica perché i comuni del comprensorio modicano non paghino costi aggiuntivi rispetto agli altri.
Sulla raccolta differenziata si punta molto perché la capacità ricettiva delle discariche dipende da questa. L’amministrazione comunale per motivi amministrativi e programmatici vuole essere autorizzata dall’Ato per porre in essere il bando. La risposta fu la redazione di un bando unico provinciale che non è decollato. Si è ipotizzato un bando comprensoriale dei comuni del modicano che non è arrivato. Oggi Modica e Vittoria hanno chiesto un bando specifico per la differenziata e sono ancora in attesa. Sussiste l’urgenza di fare partire la raccolta differenziata. Sul bando del Comune di Modica l’Ato, approvato nel giugno scorso dal Consiglio Comunale, non ha reso agibile un percorso possibilista ponendo invece una serie di rilievi all’atto e quindi al momento è tutto fermo.
La situazione debitoria dell’Ato non è quello più alto della provincia di Ragusa considerato il rapporto debito/ popolazione. Quello certificato è vicino ai cinque milioni di euro e non nove come si dice. Ci sono debiti con la Ditta Busso, che gestiva il servizio a Modica, che i dirigenti dell’ente non hanno riconosciuto.
Poi c’è un debito diretto con la ditta Agesp che si è chiuso con una transazione; poi ne esiste uno tra l’Ato e l’Agesp per conto dell’ente che è stata oggetto di transazione e le rate devono essere onorate entro dicembre 2010.
Le prossime scadenze sono: sulla discariche bisogna andare ad un rapporto di buon vicinato nel breve; nel lungo periodo con la individuazione di nuove discariche. Si è ricorso anche alle possibilità di anticipazioni con la Regione Siciliana per l’emergenza rifiuti come da norma. Il Presidente Lombardo, commissario straordinario per l’emergenza rifiuti, si è dichiarato disponibile a questa soluzione e quindi Modica potrà onorare il suo debito con l’Ato ambiente.

Il consigliere di Modica in primo piano Michele Colombo rileva la individuazione delle discariche non sono dell’Ato ma bensì della Regione Sicilia. Tant’è che l’Ato li ha già individuate ma la Regione non ha dato risposta. Nella discarica di Ragusa c’è la questa vasca in itinere, a Scicli la terza vasca ha una residuo di capacità di cinque mesi per abbancare i rifiuti del comprensorio modicano. Solo il presidente della provincia può sbloccare l’uso della discarica di Scicli. E’ vero che il Comune di Modica non si può sobbarcare maggiori costi; ma si chiede anche se il debito con Motta S Anastasia o Mazzarà Sant’Andrea è il trasporto o il conferimento in discarica ? E’ il conferimento in discarica; quindi Modica dovrebbe garantire, intanto, il costo del conferimento e poi negoziare con i soci dell’Ato Ambiente il costo dei trasporti che deve ricadere su tutti i comuni. La pretesa è giusta però il Comune di Modica non paga un euro all’Ato venendo meno agi impegni.
Giudica le osservazioni al bando dell’Ato non sono negativi. Gli uffici non hanno saputo controbattere ai 33 rilievi dell’Ato. Con il presidente della provincia bisognerà programmare, per almeno cinque mesi, la soluzione smaltimento dei rifiuti.

Il capogruppo di “Nuova Prospettiva” Nino Cerruto ritiene che la questione rifiuti è un tema in cui non ci si può dividere: qui si rischia tutti una Napoli. Ritiene che l’unica via d’uscita è la raccolta differenziata che abbatte i costi e si versano meno rifiuti in discarica. Quindi questa va spinta al massimo. Il problema non riguarda solo Modica. Il sistema della differenziata deve essere omogenea in tutti i comuni della provincia per abbattere in modo sensibile il conferimento in discarica. Contesta i costi di trasporto che l’Ato vorrebbe addebitare ai comuni del comprensorio che invece vanno spalmati su tutti. A Modica cresce la differenziata dal 6 al 10 % tra il 2009 e il 2010; però la quantità dei rifiuti non diminuiscono in discarica e questo è un dato che va analizzato.

Il consigliere Giovanni Migliore ritiene che il bando non è mai passato in consiglio dove,peraltro, ha rilevato degli errori; bando peraltro copiato da un altro comune. Quindi si è trattato un flop che va attribuito a responsabilità politica del sindaco e ai detentori delle deleghe.
Ha contato sul bando 48 errori sostanziali e 18 superabili. Il bando è stato approvato dalla maggioranza. Il fatto che non sia operativo non consentirà un calo del costo del servizio in carico alla collettività.
Denuncia che esiste un’evasione della tassa atteso che l’area rimane sempre quella e questo significa che l’amministrazione ad oggi non ha fatto un politica antievasione visto che costo rimane otto milioni di euro.
Per quanto concerne il trasporto nessuno ha controllato la vera consistenza dei rifiuti. Nessun tipo di sperimentazione a Modica è stata tentata come il trasporto della spazzatura compattata che ridurrebbe del 50% il costo di smaltimento. Non si fa l’uso del vaglio rotativo che scarta del 40% la massa dei rifiuti dividendo l’umido dalla differenziata.


Il consigliere del’Mpa Tato Cavallino fa la cronistoria del bando proposto dall’Ato, improponibile, facendo perdere del tempo mentre quello adottato dalla maggioranza dal consiglio è fermo al palo.
La questione della individuazione delle discariche ritiene che l’ex presidente dell’Ato ha grosse responsabilità perché non si è fatta una scelta rispetto alle soluzioni che potevano concretizzarsi. Tutte le soluzioni possibili, per prima Ispica vista la disponibilità del sindaco di quella Città, sono cadute nel vuoto. Poi si chiede del perché non si può scaricare nella discarica di Ragusa visto che è a disposizione di tutti. La questione è diventata un fatto di bottega.
Ritiene che bisogna sforzarsi per pagare mensilmente l’Ato e mantenere gli impegni.

Il consigliere del Pid Paolo Nigro ritiene che stasera si rischia di parlarsi addosso. Bisogna entrare nel merito compiuto della questione. Già nel settembre del 2008 fu firmata una richiesta per parlare in consiglio di rifiuti e le risposte allora furono quelle del Sindaco che annunciò un progetto sui rifiuti: differenziata, il nuovo bando dei rifiuti conclamate come toccasana. Quanto annunciato fu approvato a maggioranza in consiglio ovvero un progetto di bando che non era quello dell’Ato.
Fatti nuovi oggi non ce ne sono. Se ci dovessimo trovare in una situazione tragica come in Campania non sapremmo come fronteggiarla. Che fine ha fatto la individuazione del nuovo sito della discarica ? Esiste lo studio? Sul territorio di Modica fu detto di no alla discarica. Si sarebbe aspettato che dal 2008 il Sindaco si fosse attivato per fare uno studio sulla individuazione della discarica in Città che non è stato fatto. Si va avanti con ordinanze contingibili e urgenti da più di un anno che sanciscono la condanna di una mancata programmazione sui rifiuti. Perché oggi, si chiede, non va avanti il bando adottato dal consiglio ?
La politica dei rifiuti portata avanti da questa amministrazione, sin dal suo insediamento, è stata superficiale. Non si è stati adeguati ai problemi. Oggi bisogna correre subito ai ripari su un problema che non si può minimizzare. Necessario sedersi attorno ad un tavolo per affrontare il problema, in tutte le sue sfaccettature e individuare le soluzioni.

Il consigliere del Pd Carmelo Cerruto spezza una lancia a favore dell’amministrazione riconoscendo un’impostazione secondo i dettami di legge. Ritiene che sia necessario che il civico consesso produca un documento di risposta alla lettera del’Ato Ambiente in ordine alla visione delle questioni inerenti il comune di Modica. Si deve agire su due fronti: stimolare il presidente della provincia a riattivare un incontro per abbancare per cinque mesi a Scicli e quindi una soluzione perché anche la discarica di Cava dei Modicani possa rendersi disponibile peri restanti mesi dell’anno. Poi non comprende del come mai l’Ato ambiente si frappone sul bando della differenziata invece di mettere a disposizione un esperto per renderla possibile.
Ritiene giusto che il costo dei trasporti dei comuni del comprensorio modicano devono essere spalmate su tutti i comuni della provincia. Bisogna redigere un documento finale e di sintesi.

Il consigliere del Pd Carmelo Falco ricorda che anni fa si individuò un sito tra gli otto possibili. I consigli di quel tempo non riuscirono a votare un atto di questo tipo anche perché le proteste de cittadini residenti non lo resero possibile . Bisogna che la Regione Siciliana programmi interventi di questo tipo e siccome non lo fa tutto il peso si scarica sui comuni. Si dichiara disponibile a votare per una discarica.

Il consigliere del Sel Vito D’Antona ritiene che in provincia siamo in piena emergenza: le prospettive sono scoraggianti. Di fronte alle emergenze bisogna che le istituzioni e la politica dovrebbero fare fronte e una linea comune. Invece si assiste a scontri istituzionali tra comuni e tra questi e l’Ato. Ritiene che sia arrivato il momento che la Prefettura scenda in campo per coordinare un’azione tra enti. Sinora non si è registrata un’iniziativa della Prefettura magari non è stata compulsata. Non gli sembra giusto che non si possa scaricare a Cava dei modicani a Ragusa o il fatto che i comuni del comprensorio che scaricano fuori paghino più degli altri comuni. C’è una confusione istituzionale tra gli enti. Solo la Prefettura può ricucire i rapporti in un quadro sfilacciato. La chiave di volta rimane la differenziata che riduce l’abbancamento dei rifiuti.

Il consigliere dell’Udc Massimo Puccia ritiene che il comune di Modica non può scaricare fuori della provincia ma nel sito più vicino come potrebbe essere Cava dei Modicani a Ragusa.
Sulla raccolta differenziata Modica è riuscita a modificare il livello della differenziata. Ritiene che rispettare il 15% nel 2010 fissato dalla normativa non ci vuole molto.
In Italia è stata recepita la direttiva dei rifiuti in Europa, prima del termine, perché si punta sul recupero dei materiali che possono essere trasformati in risorsa che è necessario sfruttare nel nostro territorio. Questo sarà possibile solo con un intervento parlamentare.

Il consigliere del PD Giorgio Zaccaria esprime la solidarietà all’ex assessore Serra stasera più volte negativamente citata quando invece ha saputo gestire la delega all’ambiente nei momenti peggiori.
Ritiene non corretta la posizione dell’Ato Ambiente sulla questione del bando e peraltro sconfina in prerogative che non gli sono proprie facendo politica di parte.

Il capogruppo del Pdl Luigi Carpenzano racconta che è dal mese di aprile del 1990 che in consiglio si parla di discariche; si è dichiarato contrario perché si prevedevano soluzioni alternative. Il consiglio si espresse contro la localizzazione di una discarica. Soluzione saggia visti i danni che si potevano originare anche perché in provincia si parlava di termovalorizzatore. La scelta era responsabile rispetto a come sono andate le cose. Oggi l’Ato ci conferma che nel territorio di Modica non ci sono aree adeguate. La proposta del Comune di Ispica a creare una discarica comprensoriale, in quel territorio, va perseguita per affrontare il problema nel medio termine. Si faccia un documento finale che coinvolga la Regione Siciliana in questa questione per dare il nulla osta per la discarica del comune di Ispica attesa la disponibilità di quella amministrazione. Stigmatizza il fatto che il bando approvato a giugno è rimasto fermo al palo per i rilievi dell’Ato molti dei quali erano quelli fatti dall’opposizione in consiglio.
Sul debito ritiene che va pagato. Il Sindaco non può assumere impegni che non può onorare questo rende le cose più difficili.

Il consigliere dell’Mpa Diego Mandolfo si è dichiara d’accordo per la redazione di un documento di sintesi sulle determinazioni del consiglio comunale.
Giudica necessario un recupero dei rapporti tra le istituzioni per affrontare seriamente il problema.
Rimane un problema di natura gestionale legata al debito e all’obiettivo della differenziata con l’auspicio che i rifiuti da conferire in discarica possa diminuire. Se c’è un problema su questo bisogna analizzarne le cause.

fonte : Ufficio Stampa Comune di Modica

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