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ReplicaArgomento del Forum: Quartiere Vignazza : più centro storico di così !!! Da: L'archeologo ( il cugino dello psicologo)

Moltissime abitazioni della parte vecchia della città, addossate le une sulle altre, sono spesso l'estensione delle antiche grotte abitate fin dall'epoca preistorica.
Sono state censite quasi 700 grotte,680 per l'esattezza, che una volta erano abitate o comunque adibite a qualche uso, fra quelle visibili e quelle "inglobate" in nuove costruzioni.

Di notevole rilevanza storica è l'ottimo stato di conservazione, in pieno centro storico, della necropoli del Quartiriccio, al quartiere Vignazza, con alcune decine di tombe a forno scavate nella roccia, risalenti al 2200 a.C. Il tessuto urbano, adagiato sui fianchi delle due vallate e sui pianori delle colline sovrastanti, è un intrigo di casette, viuzze e lunghe scale, che non possono non ricordare l'impianto medievale del centro storico.

Il primo sito conosciuto relativo all’antica età del bronzo è quello di Cava Lavinaro, individuato da P. Orsi già nel 1905;
Le testimonianze site a ridosso
del centro urbano di Modica sono costituite prevalentemente da necropoli
poste per lo più lungo il versante occidentale del torrente Pozzo dei Pruni,
nell'area compresa fra l'ex centrale elettrica ed il quartiere Sbalzo, sotto lo
sperone della rocca del Castello. Già S. Minardo aveva segnalato tombe a
grotticella artificiale nella zona del Pastificio della Contea e dell’ex centrale
elettrica5; in questo versante il gruppo più cospicuo di tombe,
sopravvissuto alle cave di pietra ed ai moderni edifici, si trova al
Quartiriccio: se ne contano circa trenta a forno, a pianta subcircolare,
talora precedute da un'anticella; l'ingresso è tondeggiante o rettangolare6.
Altre tombe apparentemente isolate, in quanto più intensa è stata la
moderna attività edilizia, si ritrovano lungo lo stesso versante, in via Santa Venera e presso l'omonima chiesa rupestre7. È ipotizzabile che l'abitato relativo si trovi nei pianori soprastanti: materiali castellucciani infatti sono stati rinvenuti nella zona di Santa Teresa. Un recupero di materiali coevi è stato effettuato in occasione di lavori stradali nella vallata, presso la
fontana di San Pancrazio nel 1878.

In altre parole,l'antichissimo quartiere della Vignazza,secondo mio modesto parere,DOVEVA ESSERE SALVAGUARDATO da ogni forma di speculazione edilizia ,colpevole di modificare permanentemente ed in maniera grave quello splendido scenario che si perde nella notte dei tempi.
Ma se consideriamo la fine che ha fatto a Modica la Necropoli tardoromana di Treppiedi,in confronto,il quartiere della vignazza può ritenersi fortunato.


Un archeologo deluso

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