|      http://www.radiortm.it/2011/02/01/modica-il-consigliere-giovanni-migliore-presenta-interrogazione-su-costruzione-di-via-fontana/ 
 Commenti
 
 
 *
 Piero
 1  febbraio  2011  alle  10:07
 
 Consigliere  Migliore,  il  caso  è  stato  trattato  anche  su  organi  di  stampa  ma  purtroppo  non  si  è  riusciti  a  bloccare  questo  scempio.  Personalmente  ho  parlato  pure  con  il  sovrintendente  che  nonostrante  fosse  contrario  non  poteva  bloccare  il  progetto  perchè  era  tutto  regolare,  anche  se  in  passato  alcuni  enti  avevano  dato  pareri  negativi,  successivamente  (magicamente)  i  pareri  sono  diventati  positivi.
 Spero  che  il  consiglio  possa  fare  qualcosa.
 *
 giò
 1  febbraio  2011  alle  12:06
 
 Si  tratta  di  uno  scempio…  fino  a  qualche  giorno  fà  si  vedeva  un  bellissimo  arco  in  pietra  che  sarà  completamente  coperto  dalla  struttura.  Spero  anch’io  che  il  consiglio  possa  fare  qualcosa  ma  temo  sia  troppo  tardi!!!
 *
 SicMan
 1  febbraio  2011  alle  13:10
 
 anch’io  sono  allibito  davanti  a  questo  scempio.
 
 Non  solo  si  va  a  deturpare  un  angolo  della  Modica  antica,  ma  potrebbero  esserci  dei  rilevanti  problemi  di  sicurezza,  visto  che  la  costruzione  insiste  proprio  sul  letto  del  torrente  e,  in  caso  di  piogge  molto  abbondanti,  potrebbe  fungere  da  pericolosissimo  tappo.
 
 Su  questo  pericolo  almeno,  sarei  contento  di  essere  smentito  dai  tecnici  che  seguono  il  progetto.
 *
 Antò
 1  febbraio  2011  alle  14:08
 
 Concordo  a  pieno  per  il  fatto  che  non  rispecchia  al  massimo  il  principio  di  salvaguardia  del  patrimonio  storico,  ma  signori,  ci  sono  padri  di  famiglia  a  casa  senza  lavoro.  In  questo  particolare  momento,  e  direi  veramente  tragico,  alla  bellezza  dell’arco  in  pietra,  comunque,  preferisco  che  almeno  gli  operai  impegnati  in  tale  opera  possano  portare  il  “pane  a  casa”.  Dal  punto  di  vista  della  sicurezza  credo  proprio  che  i  tecnici  abbiano  valutato  bene,  anche  perchè  sarebbero  i  primi  a  rimetterci.
 Nel  nostro  territorio  tutta  l’economia  ruota  attorno  all’edilizia  ed  all’agricoltura  e  mi  sembra  proprio  che  le  restrizioni,  a  tutti  i  livelli  (zone  edificabili  da  piano  regolatore  esaurite,  piano  paesaggistico,  1000  autorizzazioni  per  ogni  intervento  spesso  rilasciate  da  uffici  lentissimi),  stanno  provocando  il  collasso  della  nostra  città.  Continuando  così  rimarranno  a  lavorare  solo  i  dipendenti  dell’Agenzia  delle  Entrate….e  ne  avranno  di  lavoro  per  tirare  dalle  tasche  della  gente  i  pochi  spiccioli  che  sono  rimasti.  Scusate  lo  sfogo…..
 *
 bestiale
 1  febbraio  2011  alle  19:18
 
 bestiale  il  danno  all’Ambiente,  alla  Città,
 
 bestiale  “l’equivalenza”  di  “Antò”:  costruire  =  abbrutimento,  spiegategli  che  si  può  fare  nuova  edificabilità  anche  costruendo  edifici  belli  e  integrati  con  l’Ambiente,
 
 bestiale  ignorare  la  verità:  si  è  favorito  l’ennesimo  potente,  avido  all’inverosimile,  permettendogli  qualcosa  che  in  un  paese  civile  non  sarebbe  mai  stato  permesso,
 
 bestiale  l’omertà,  perchè  ognuno  ha  il  suo  fazzoletto/ettaro  di  terreno  trasformato  stranamente  da  agricolo  a  edificabile,  e  vaff….o  all’Ambiente,  basta  “ca  io  mi  puozzu  canciari  a  machina”,  SOLO  VIGLIACCHI  E  PUTIARI
 *
 SicMan
 1  febbraio  2011  alle  19:49
 
 x  Antò
 mi  spiace,  ma  non  si  può  giustificare  qualsiasi  sfregio  all’ambiente  o  alle  città  con  il  solito  discorso  che  così  la  gente  lavora,  le  famiglie  possono  andare  avanti  ecc.  ecc.
 
 Allora  perchè  non  radere  al  suolo  tutti  i  palazzi  (e  le  chiese)  lungo  il  corso  Umberto  per  ricostruirvi  tante  belle  palazzine  ?  Sai  quanti  posti  di  lavoro  si  creerebbero…
 *
 siamo  ai  pilastri!!!
 1  febbraio  2011  alle  23:23
 
 Tra  qualche  giorno  oltre  al  piano  seminterrato  ci  sarà  anche  il  solaio  a  livello  con  la  strada.  Strano  che  ci  si  accorga  solo  adesso  di  tutto  ciò!  Un  cartello  abbastanza  visibile  mostra  da  diversi  mesi  ciò  che  si  sta  realizzando.
 Inoltre,  a  quanto  pare,  l’idea  dei  proprietari  era  di  realizzare  un  palazzo  come  quello  che  c’è  accanto  e  la  scelta  finale  è  il  risultato  di  una  contrattazione  che  se  esasperata  avrebbe  probabilmente  dato  ragione  ai  costruttori  e  ci  saremmo  ritrovati  un  altro  palazzone  che  avrebbe  fatto  danni  più  seri  a  tutto  il  contesto.
 Se  avessi  potuto  decidere  io  non  l’avrei  fatto  realizzare  ma  a  quanto  pare  gli  amministratori  del  tempo  non  la  pensavano  come  me  e  come  molti  di  coloro  che  hanno  commentato.
 Si  è  provato  a  trovare  il  modo  per  bloccare  questa  costruzione  che  certamente  non  servirà  a  garantire  un  tetto  al  costruttore,  ma  ad  oggi  di  fattibile  non  è  arrivato  niente.  E  fino  a  quando  non  accadrà  è  legittimo  che  chi  ha  un’autorizzazione  proceda  con  i  lavori.
 *
 Antò
 2  febbraio  2011  alle  8:59
 
 Certo,  x  carità,  è  indubbio  che  si  debba  salvaguardare  l’ambiente!  Premesso  che  io  non  ho  fatto  nessuna  equivalenza  costruire  =  abbrutimento  (da  bestiale,  ma  forse  non  ho  capito  bene  il  suo  messaggio).  E  premesso  che  lavoro  nel  settore.  Dicevo  solo,  in  via  generale  e  non  contestualizzato  all’edificio  oggetto  dell’articolo,  che  costruire  oggi  è  diventato  quasi  impossibile  x  i  troppi  vincoli  e  il  troppo  potere  affidato  a  funzionari  di  uffici  pubblici  (che  stanno  comodamente  seduti  su  una  sedia  sicuri  che  il  27  arriverà  lo  stipendio,  non  sto  dicendo  a  far  niente  però!!!!).  Il  mio  discorso  sarà  populista,  scritto  in  maniera  molto  semplice,  ma  non  so  voi  ma  io  conosco  tantissima  gente  che  in  questo  periodo  è  a  casa  senza  lavoro!  E’  inconcepibile!!  Io  fossi  un  politico  non  dormirei  la  notte!!  Apprezzo  lo  spirito  rivoluzionario  di  “Bestiale”  che  definisce  “Vigliacchi  e  Putiari”  chi  si  accontenta  di  cambiare  la  macchina.  Dico  io:  magari  potremmo  permettercelo!!!!  Saranno  da  20  anni  che  non  vedo  più  una  manifestazione  di  iniziativa  popolare,  soprattutto  a  Modica.  Ma  chi  potrebbe  mai  permettersi  di  perdere  un  giorno  di  lavoro  per  stare  in  piazza.  E  urlare  alle  orecchie  di  chi?
 E  poi  ritornando  all’edificio  in  questione.  Ma  cosa  dovrebbe  fare  il  consiglio  comunale?  Bloccare  i  lavori  e  obbligare  l’impresa  a  ripristinare  i  luoghi?  Ha  tale  potere?  E’  mai  successo  prima?  E  pensate  veramente  che  un  impresa  investa  centinaia  di  migliaia  di  Euro  senza  avere  le  carte  in  regole,  con  tutte  le  firme  necessarie?
 *
 Marco
 2  febbraio  2011  alle  13:00
 
 C’è  poco  da  discutere:  si  tratta  di  un  progetto  che  non  tiene  in  alcun  conto  la  tradizione  costruttiva  cittadina  né  un  qualunque  accettabile  gusto  contemporaneo.  A  me,  poi,  fa  schifo!
 *
 maria  calabrese
 2  febbraio  2011  alle  14:09
 
 non  è  possibile,  un  fatto  del  genere.  Credo  che  il  Sindaco  dovrebbe  intervenire  e  chiedere  almeno  una  sospensione  dei  lavori.
 In  attesa,  grazie.
 *
 michele
 2  febbraio  2011  alle  16:33
 
 A  prescindere  se  la  popolazione,  tutta,  sta  vivendo  un  momento  di  grande  austerità  lavorativa,  agricola  ed  edilizia,  che  sono  gli  assi  portanti  della  città  di  Modica,  da  sempre  ma,  a  me  sembra  inopportuno  abbruttire  e  rovinare  paesaggi  storici,  solo  perchè  la  politica  ha  deciso  che  tutto  è  in  regola.  Ma  bisogna  stabilire  per  chi,  si  usa  la  “regola”  e  chi  deve  usarla.  Negli  anni  passati,  anche  il  palazzo  della  Bicatex  (memorabile),  compreso  quello  affiancato,  sono  risultati  in  regola,  ma  solo  dietro  gli  imbrogli  perpetrati  dai  politici  dell’epoca  e  per  favorire  qualche  costruttore  di  comodo,  tant’è  vero  che  i  due  piani  in  sovrappiù,  sono  rimasti  legali  ed  in  perfetta  regola.  Personalmente,  sarei  contento,  e  del  parere,  se  i  due  aborti,  del  potere  edilizio  e  politico,  venissero  abbattuti  per  ridare  al  centro  storico  la  sua  tanto  mancata  bellezza  e  ci  metto  anche  quella  schifosamente  schifosa,  “fontana  del  progresso”.  Ma  di  quale  progresso  stiamo  parlando?  Probabilmente  di  quello  servile.
 *
 mimmo
 2  febbraio  2011  alle  18:49
 
 Ah,  il  famoso  edificio  “da  sorgere”!  Qui  non  si  salvaguarda  nemmeno  l’italiano!
 
 |