|      Consiglio  Comunale  di  Modica.  Esaurito  l’ordine  del  giorno.  Approvata  una  mozione  e  due  odg  Solidarietà  e  adesione  alla  protesta  in  atto  in  Sicilia  delle  categorie  produttive scritto  il  18  gen  2012  nella  categoria:  Politica
 Pubblicata  alle  ore  10:39:38  -  Fonte:  redazione  -  51  letture  -  nessun  commento.
 
 
 Dopo  quattro  ore  e  mezza  di  lavori  il  consiglio  comunale  ha  approvato,  dopo  la  question  time  iniziale,  tutti  i  punti  all’ordine  del  giorno.  La  modifica  allo  Statuto  della  Servizi  per  Modica  che  consentirà  ai  12  operatori  della  sosta  di  poter  essere  assorbiti  dalla  società  in  house  e  risolve  una  questione  dibattuta  da  tempo;  l’adesione  alla  costituenda  società  consortile  miste  arl  denominata  “Distretto  turistico  del  Sud  –Est;  un  ordine  del  giorno  sullo  smantellamento  della  tratta  ferroviaria  SR  –  RG  –  Gela  (  presentatore  il  consigliere  Nino  Cerruto  e  si  allega  al  comunicato);  la  mozione  di  indirizzo  su  “Accertamenti  anni  pregressi  e  modifica  regolamento  TARSU”  (  presentatore  il  consigliere  Paolo  Nigro  e  si  allega  al  comunicato);  il  riconoscimento  del  debito  fuori  bilancio  a  fronte  di  9  sentenze  esecutive.
 Approvato  a  maggioranza  anche  un  ordine  del  giorno  di  solidarietà  ed  adesione  alla  vertenza  in  atto  su  scala  regionale  di  autotrasportatori,artigiani,  pescatori,  commercianti  e  agricoltori  che  si  protrarrà  sino  a  venerdì  che  si  allega  al  comunicato.  Presenti  diciotto  consiglieri  il  consiglio  si  apre  con  la  question  time.
 Ad  aprirla  il  capogruppo  SEL  Vito  D’Antona  che  interroga  sul  progetto  di  riqualificazione  del  quartiere  “Vignazza”.  Dichiara  di  essersi  fidato  sulla  bontà  e  sull’obiettivo  del  progetto  trattandosi  di  un  riqualificazione  di  un  quartiere.  Le  perplessità  del  soprintende  Alessandro  Ferrara  su  questa  questione  lo  ha  indotto  a  fare  delle  verifiche.  Ed  ha  appurato  di  un  progetto  di  cementificazione  del  quartiere  Vignazza.  Ritiene  che  l’amministrazione  ha  tutti  i  poteri  per  potere  intervenire  in  questo  accordo  tra  pubblico  e  privato  in  cui  l’Ente  partecipa  con  la  cessione  di  un  terreno  pari  ad  un  contributo  di  400  mila  euro.  Si  tratta  della  costruzione  di  sette  edifici,  pericolosamente  sull’alveo  del  torrente  “  Pozzo  dei  Pruni”,  con  la  realizzazione  di  trenta  mila  cubi  di  cemento  armato.  Si  tratta  di  un’operazione  rischiosa.  Si  sarebbe  dovuto,  invece,  riqualificare  il  quartiere  attraverso  il  recupero  dell’esistente  che  darebbe  lavoro  vero  per  decenni.  Chiede  all’amministrazione  di  bloccare  il  progetto  e  rivedere  il  tutto.
 Il  Sindaco  risponde  sostenendo  che  la  vicenda  si  presta  alla  strumentalizzazioni.  Si  dichiara  tranquillo  perché  l’amministrazione  è  nelle  condizioni  di  poter  intervenire  e  come  intervenire.
 Il  progetto,peraltro  con  bando  pubblico,  ha  previsto  questa  tipologia  di  costruzione;  nessuno  ha  partecipato  proponendo  la  riqualificazione  dell’esistente.  Il  progetto  è  stato  finanziato  per  17  milioni  di  euro  essendo  entrato  utilmente  in  graduatoria.  Avuto  il  finanziamento  il  progetto  dovrà  passare  dal  consiglio  comunale  che  potrà  fare  le  legittime  valutazioni  di  merito;  anzi  il  Sindaco  propone  che  il  progetto  venga  portato  nel  quartiere.  Consiglio  e  cittadini  residenti  dovranno  decidere  cosa  fare.  Il  Sindaco  ritiene  che  la  fila  dei  palazzi  non  pregiudica  l’alveo  del  torrente,(  la  parte  interessata  è  coperta)  ma  l’amministrazione  ha  tutto  l’interesse  di  sentire  sia  il  civico  consesso  che  i  cittadini  su  questa  questione  insieme  si  assumeranno  le  decisioni  sul  da  farsi.  Intanto  è  stata  data  direttiva  gli  uffici  per  realizzare  su  un  rendering  per  avere  un  quadro  corretto  della  situazione.
 Nella  replica  l’interrogante  sostiene  che  l’iter  non  è  stato  bloccato;  si  dichiara  insoddisfatto  della  risposta  in  quanto  tutta  la  procedura  non  doveva  portarsi  avanti  visto  il  progetto.
 Il  consigliere  dell’MPA  Leonardo  Aurnia  interroga  il  Sindaco  sui  lavori  del  contratto  di  quartiere  sostenendo  che  i  lavori,  non  ancora  consegnati,  sull’asse  viario  non  sono  stati  realizzati  a  regola  d’arte.  Invita  il  primo  cittadino,  unitamente  all’assessore  Giuseppe  Sammito  ad  un  sopralluogo  per  verificare  questo  stato  di  cose.
 Il  Sindaco  ritiene  che  quei  lavori  andavano  fatti  con  più  calma;  tropo  le  pressioni  per  realizzare  le  opere  e  liberare  gli  spazi.  L’Assessore  Sammito  è  costantemente  in  contatto  con  l’impresa  e  afferma  che  i  lavori  sono  complessi  perché  riguardano  tutto  il  quartiere.  I  lavori  devono  essere  ancora  consegnati  e  quindi  prima  di  questo  c’è  la  possibilità  di  intervenire.
 L’interrogante  ritiene  che  le  pressioni  sulla  tempistica  non  possono  condizionare  la  bontà  dei  lavori.  Auspica  un  sopralluogo  per  fare  una  verifica.
 Si  passa  all’ordine  del  giorno  dei  lavori  con  la  modifica  dello  statuto  della  servizi  per  Modica  per  inserire  la  gestione  della  sosta.  Il  presidente  del  consiglio  comunale  elenca  tutte  le  attività  di  gestione  della  SPM  includendo  anche  quelli  della  sosta  (  leggasi  ramo  zone  blu).
 Il  consigliere  Nino  Cerruto  di  “Nuova  prospettiva”  ritiene  che  dopo  il  referendum  si  sono  aperte  nuove  possibilità  nel  senso  che  anche  i  servizi  che  hanno  una  rilevante  capacità  economica  possono  essere  gestiti  in  house  e  fa  una  cronistoria  della  gestione  dei  servizi.  Si  parlò,  vedi  MPA,  di  progetto  di  finanza  ovvero  il  privato  che  avrebbe  garantito  il  servizio.
 Pone  il  dubbio  se  una  società  che  gestisce  beni  strumentali  può  gestire  anche  società  di  rilevanza  economica.  Al  limite  si  potrebbe  fare  un’altra  società  in  house  nel  mentre  l’ente,  su  indicazione  della  Corte  dei  Conti,  deve  limitare  la  spesa  del  personale.  Il  buon  senso  sarebbe  quello  che  la  SPM  possa  gestire  anche  questo  tipo  di  servizio  in  house,  ma  ritiene  che  la  legge  su  questo  punto  non  è  chiara  e  propone  un  parere  all’Autorità  del  Garante.  Rimane  ferma  l’esigenza  di  preservare  l’occupazione.  Dichiara  il  suo  voto  d’astensione  perché  la  delibera  non  lo  convince.
 Il  capogruppo  del  Territorio  Paolo  Nigro  si  chiede  come  mai  non  è  stata  inserita  nel  corpo  della  delibera  la  mozione  D’Antona  peraltro  approvata  dal  consiglio  nella  quale  si  prendeva  atto  che  la  normativa  prendeva  atto  della  liberizzazioni  che  porta  al  ricorso  al  mercato.
 Il  consigliere  Giovanni  Migliore  ritiene  che  la  orma  ha  dissipato  ogni  preoccupazione  e  si  vuole  fare  solo  strumentalizzazione  politica.  La  questione  è  semplice:  bisogna  solo  aggiungere  allo  statuto  la  gestione  del  servizio  di  sosta  e  annuncia  il  voto  favorevole.
 Il  consigliere  Sel  Vito  D’Antona  ritiene  che  non  sussistono  dubbi;  il  comma  che  prevede  che  il  servizio  non  ha  rilevanza  economica,  che  si  gestisce  sotto  la  soglia  di  900  mila  euro  l’anno  il  nostro  caso,  rientra  tra  quelli  che  possono  essere  gestiti  in  società  in  house.  Non  è  il  caso  di  costituire  una  seconda  società  evitando  di  caricare  oneri  in  capo  al  Comune;  basta  fare  la  modifica  allo  statuto  della  SPM  inserendo  anche  la  gestione  della  sosta  dove  peraltro  il  servizio  è  attivo.
 Il  consigliere  del  PDL  Michele  D’Urso  è  per  andare  avanti  sul  problema  senza  tentennamenti;  bisogna  ridare  dignità  a  questo  servizio  ed  è  certo  di  interpretare  l’opinione  del  consiglio  e  quindi  si  dichiara  d’accordo  alla  modifica  dello  Statuto.
 Il  capogruppo  del  PID  Giorgio  Stracquadanio  ritiene  che  la  questione  è  chiara;  il  consiglio  la  condivide  e  con  esso  anche  l’amministrazione.  Stasera  si  vota  un  atto  di  giustizia  nei  confronti  dei  dodici  lavoratori  della  sosta  che  hanno  subito  umiliazioni  e  sacrifici  duri.  Gli  unici  a  non  avere  un  euro  di  remunerazione  per  le  festività  di  Natale.
 Il  capogruppo  dell’Mpa  Silvio  Iabichella  sostiene  che  mai  è  stato  posto  in  discussione  il  posto  di  lavoro  per  questi  dipendenti.  Ritiene  che  l’atto  che  si  andrà  a  votare  è  un  atto  legittimo  atteso  che  la  Legge  Bersani  è  stata  superata.  Esprime  il  voto  favorevole  del  gruppo.
 Il  consigliere  dell’UDC  Concetto  Puccia  auspica  il  voto  della  delibera  per  dare  certezza  a  questi  lavoratori.  Annuncia  il  voto  favorevole  alla  delibera.
 Si  passa  alla  fase  della  votazione  con  un  emendamento,  firmato  dai  consiglieri,  che  pone  la  gestione  della  sosta  entro  i  limiti  di  spesa  dettati  dalla  legge  (  art  4  del  DL  13+08+2011  n°  138  e  successive  modificazioni).
 Ai  voti  l’emendamento  passa  a  maggioranza  con  21  favorevoli  e  un  astenuto.
 Il  secondo  emendamento,  proposto  dal  capogruppo  del  Territorio  Paolo  Nigro,  relativo  al  cambio  della  dizione  materiale  da  società  a  servizi  per  Modica  nel  corso  dello  Statuto,  viene  votato  a  maggioranza  con  21  favorevoli  e  un  astenuto.
 L’intera  delibera  viene  votata  a  maggioranza  con  21  voti  a  favore  e  un  astenuto.  La  delibera  ottiene  l’immediata  esecutività.
 Il  consiglio  passa  a  discutere  l’adesione  alla  costituenda  Società  Consortile  Mista  arl  denominata  “Distretti  Turistico  del  SUD-EST”.  Si  tratta  della  costituzione  del  distretto  turistico  del  SUD-EST.
 Il  consiglio  è  chiamato,  con  l’adesione,  ad  approvare  lo  statuto  del  distretto.  Il  parere  della  commissione  è  favorevole  (  un  solo  astenuto)
 Ai  voti  il  punto  viene  votato  a  maggioranza  con  sedici  voti  favorevoli  e  cinque  astenuti.  La  delibera  viene  dotata  di  immediata  esecutività.
 Il  consigliere  Nino  Cerruto  illustra  l’ordine  del  giorno  su  smantellamento  tratta  ferroviaria  SR  –  RG  -Gela  (  si  allega  al  comunicato).  Il  consigliere  Giovanni  Migliore  ritiene  che  l’ordine  del  giorno  va  valutato  con  molta  attenzione  e  sarebbe  necessario  quanta  più  eco  possibile  al  documento.
 Ai  voti  l’ordine  del  giorno  passa  con  sedici  favorevoli  e  un  astenuto.
 Il  capogruppo  del  territorio  Paolo  Nigro  illustra  la  mozione  di  indirizzo  “  Accertamenti  anni  pregressi  e  modifica  regolamento  Tarsu”.  (  si  allega  al  comunicato)
 Il  consigliere  dell’Mpa  Tato  Cavallino  giudica  superata  dai  fatti  questa  mozione  nel  merito,  nei  tempi  proposti,  nelle  sanzioni,  e  al  varo  il  regolamento  appropriato,  sulle  rateizzazioni  del  dovuto.  Valuta  che  l’amministrazione  ha  già  posto  in  essere  le  misure  preposte.
 Il  consigliere  Giovanni  Migliore  ritiene  che  non  vanno  applicate  le  sanzioni  a  chi  ha  sempre  pagato  e  deve  farlo  per  poche  differenze  e  questo  aiuta  una  modifica  del  regolamento.  Cosa  diversa  per  gli  evasori  totali  ai  quali  vanno  applicate  le  sanzioni.  La  disposizione  deve  essere  ben  definita  per  l’amministrazione  perché  possa  trasferirla  al  dirigente.  Ritiene  importante  la  votazione  della  mozione.
 Il  capogruppo  del  PD  Giorgio  Zaccaria  ritiene  che  il  contenuto  della  mozione  sintetizza  le  posizioni  dei  gruppi  in  consiglio;  ritiene  che  il  cittadino  in  buon  fede  non  può  pagare  le  sanzioni.  Le  esenzioni  poi  saranno  materia  di  regolamento  prossimo  venturo.
 Il  consigliere  Nino  Cerruto  considera  recepitile  la  mozione;  pone  dubbi  sulla  esatta  misurazione  delle  superficie,  tra  valore  reale  e  catastale.  Riguardo  poi  con  le  famiglie  numerose.  Annuncia  il  voto  d’astensione.
 Il  capogruppo  dell’Mpa  Silvio  Iabichella  valuta,  anche  lui,  superata  la  mozione  in  quanto  le  misure  indicate  sono,  nei  fatti,  superate  e  molte  delle  quali  saranno  oggetto  di  un  redigendo  regolamento.
 Il  consigliere  Vito  D’Antona  valuta  il  documento  un  contributo  del  consiglio  all’esecutivo  senza  voler  essere  in  contrasto  con  la  linea  dell’amministrazione.  Togliere  le  sanzioni  ai  cittadini  ignari  dopo  le  verifiche  fatta  dai  tecnici  comunali  che  hanno  accertato  le  superfici  gli  appare  un  atto  equitativo.
 Il  consigliere  del  Territorio,  Michele  Colombo  valuta  la  mozione  come  un  atto  di  buona  volontà  e  inserisce  equità  nella  gestione  del  problema.  Un  documento  che  concretizza  la  politica  del  fare.
 La  mozione  viene  modificata  dallo  stesso  proponente  nelle  parti  indicate  dal  consiglio.(  Allea  il  testo  della  mozione).
 Il  gruppo  MPA  intende  rafforzare,  atteso  che  molte  richieste  sono  state  già  soddisfatte  dall’amministrazione,  l’indirizzo  della  mozione  e  annuncia  il  voto  favorevole;  favorevole  anche  il  voto  del  PDL  per  bocca  del  consigliere  Michele  D’Urso.
 Il  capogruppo  dei  Popolari,  salvatore  Cannata  illustra  il  voto  favorevole  ad  un  atto  che  il  consigliere  Nigro  ha  ben  sintetizzato  e  auspica  una  discussione  rapida  in  consiglio  per  il  regolamento  Tarsu.
 Il  consigliere  Nino  Cerruto  valuta  migliorato  il  testo  con  le  modifiche  e  annuncia  l’astensione.
 Ai  voti  diciassette  i  favorevoli  e  un  astenuto.  La  mozione  viene  approvata.  Il  consiglio  affronta  il  riconoscimento  dei  debiti  fuori  bilancio  a  fronte  di  9  sentenze,  anno  2007,  per  una  somma  complessiva  di  €  3.008,31.  Si  tratta  di  somme  dovute  come  differenze  di  costi  giudiziari.  Ai  voti  dodici  i  favorevoli,  quattro  contrari  e  un  astenuto.  Il  punto  viene  adottato.
 Il  consiglio  comunale,  infine,  approva  un  ordine  del  giorno  di  solidarietà  sulla  protesta  in  corso  da  parte  di  molte  categorie  produttive  che  stanno  bloccando  ogni  attività  produttiva  nell’isola  a  motivo  della  grave  crisi  che  ha  colpito  i  comparti  dell’autotrasporto,  dell’artigianato,  della  pesca  e  del  commercio.
 Il  consigliere  Nino  Cerruto  condivide  i  motivi  della  protesta  ma  non  condivide  le  modalità  di  condizione  della  protesta  che  non  riscontrano  la  solidarietà  e  il  consenso  dei  cittadini.  Si  sono  registrati  sospensioni  forzate  di  attività  e  rischi  di  ritorsioni.  La  protesta  limita  la  libera  circolazione  e  nei  fatti  penalizza  i  siciliani.  Registra  affinità  con  gruppi  politici  ben  individuarti  e  non  rappresentato  nelle  istituzioni.  Per  cui  non  condivide  il  documento.
 Il  capogruppo  del  PD  Giorgio  Zaccaria  solidarizza  con  quanti  stanno  dimostrando  per  le  strade  siciliane.  Sottolinea  che  la  protesta  si  svolga  con  “modalità  civili  e  legalmente  espletata”.
 Il  capogruppo  dei  Popolari  dichiara  la  sua  adesione  alla  protesta.  Invita  l’amministrazione  ad  assistere  questi  gruppi  di  protesta  e  garantire  l’ordine  pubblico.
 Ai  voti  l’ordine  del  giorno  viene  approvato  a  maggioranza  con  sedici  favorevoli  e  uno  contrario  e  un  astenuto.
 A  questo  punto  la  seduta  è  sciolta.
 
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