Le considerazioni di Orazio Cappello mi fanno tornare alla mente quello che molti anni fà mi disse Aldo Rossi (allora Ordinario della Cattedra di Composizione Architettonica 2 allo IUAV): "Modica è una città in perenne equilibrio precario"; e mentre gli spiegavo il mio progetto per un percorso pedonale misto ascensoriale e munito di scale mobili occultate tra le "calli-vanelle" che potesse connettere la parte Bassa con la parte Alta della mia Modica (era il 1989), Lui spense il mio entusiasmo chiudendo la cartella dei disegni e invitandomi a progettare a Berlino. Oggi comprendo appieno quel suo gesto paterno (allora mi sembrò uno schiaffo!) e mi torna in mente Urbino, quella scelta luminosa di CONSERVARE la città antica e COSTRUIRNE una nuova lontano da essa. Modica avrebbe potuto e dovuto emulare tali esempi (e in parte lo ha fatto) senonchè ancora qualcuno si ostina a "sbrindellare" quel poco che è rimasto, togliendo ogni giorno al "ridente paese" la speranza di vedere una Modica intatta, viva e orgogliosa del suo passato.
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