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			26/05/2010 20:04:21
							
          
 IN EVIDENZA
 >  L'importante  è  che  sia  riconosciuto  dal  nostro  Sindaco.
 Un  vignettista  come  Forattini  o  Vauro,  nulla  può  riguardo  alla  foto  scattata  durante  il  conferimento.
 Il  fotografo  ha  colto  l'attimo.
 Il  Vigile  in  alta  uniforme  sembra  quasi  infastidito,  il  nostro  Sindaco  è  in  estasi,  sembra  fuori  dal  mondo,  che  abbia  trovato  "nirvana"?
 
							
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			26/05/2010 19:35:07
							
          
 IN EVIDENZA
 Ikeda  simbolo  del  Buddismo?  Ma  come,  ma  dove,  ma  quando?
 Ho  letto,  in  più  siti  che  trattano  del  presenzialismo  di  Daisaku  Ikeda  nel  nostro  bel  paese,    che  questo  signore  sarebbe    “l’uomo  simbolo  del  buddismo  nel  mondo”.
 Per  carità  non  scherziamo!  Da  quando  questo  illustre  sconosciuto,  conosciuto  solo  all’interno  della  sua  organizzazione,  sicuramente  potentissima,  sarebbe  l’uomo  simbolo  del  buddismo  nel  mondo?  Ma  voi  ne  avevate  mai  sentito  parlare  prima  della  mostra?  Prima  della  attribuzione  dell’onorificenza  modicana?
 L’uomo  simbolo  del    Buddhismo  nel  mondo    è  Tenzin  Gyatso,  XIV  Dalai  Lama  del  Tibet,  ‘Oceano  di  saggezza’,  Premio  Nobel  per  la  pace  nel  1989.
 Guarda  caso,  il  Dalai  Lama  non  riconosce  né  Daisaku  Ikeda  né  la  Soka  Gakkai.
 
 
							
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			26/05/2010 14:38:23
							
          
 IN EVIDENZA
 >  questo  papazicu  a  mandorla  si  fà  i  fatti  suoi  e  nessuno
 
							
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			26/05/2010 14:31:00
							
          
 IN EVIDENZA
 >  Complimenti  e  grazie.  Non  solo  interessante,  interessantissimo!!!
 
							
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			26/05/2010 11:51:27
							
          
 IN EVIDENZA
 fonte  :  http://www.fiorediloto.org/ikeda.htm
 
 Dossier  realizzato  con  il  contributo  di  ex  membri  italiani  della  Soka  Gakkai.
 Prodotto  dall'Associazione  buddista  Sentiero  del  Fiore  di  Loto
 
 
 Informazioni  sul  fondatore  della  SGI  -  Soka  Gakkai  Internazionale
 La  sètta  giapponese  che  diffonde  un  falso  buddismo
 
 Vedi  anche:  Soka  Gakkai    -    VIDEO
 
 
 
 
 DAISAKU  IKEDA
 UN  AFFARISTA  CHE  HA  STRUMENTALIZZATO
 LA  PACIFICA  REPUTAZIONE  DEL  BUDDISMO
 PER  ESALTARE  LA  PROPRIA  PERSONALITA'  E
 PER  ESPANDERE  LE  SUE  ATTIVITA'  MILIARDARIE
 
 
 Nel  2001,  L'Asia  Week  Magazine  lo  metteva  già  al  19mo  posto  nella  sua  classifica  degli  uomini  più  potenti  dell'Asia.  Nella  stessa  classifica,  il  presidente  della  Sony  Corporation  è  al  29mo  posto,  il  presidente  della  Toyota  al  35mo,  il  primo  ministro  dell'India  al  40mo,  il  primo  ministro  dell'Australia  al  46mo.
 
 Come  ha  fatto  un  ex  impiegato  ad  arricchirsi  in  modo  così  notevole?
 
 Grazie  al  regime  fiscale  favorevole  di  cui  godono  in  Giappone  tutte  le  religioni,  Daisaku  Ikeda  ha  potuto  trasformare  la  Soka  Gakkai  in  un  comitato  d'affari  quasi  esentasse.  Non  solo:  l'asservimento  psicologico  dei  12  milioni  di  adepti  giapponesi  della  Soka  Gakkai  ha  potuto  creare  una  sorta  di  consorzio  di  consumatori  in  grado  sia  di  boicottare  i  prodotti  delle  persone  sgradite  al  Capo,  che    di  costituire  uno  zoccolo  duro  di  consumatori  fedelissimi,  sempre  pronti  ad  acquistare  e  a  regalare  innanzitutto  i  libri  del  Sensei  ("maestro").
 
 Anche  supponendo  che  ogni  adepto  acquisti  sia  per  sé  almeno  4-5  libri  l'anno,  si  tratta  di  ben  50  milioni  di  copie  tranquillamente  vendute  nel  solo  Giappone,  senza  nemmeno  bisogno  di  investimenti  pubblicitari.
 
 Se  il  Presidente  ce  l'ha  con  qualcuno  in  politica,  non  gli  è  difficile  rovinarlo  economicamente  poiché  ogni  membro  sarà  lieto  di  fare  qualcosa  per  la  causa  di  kosen  rufu,  ad  esempio  cancellare  importanti  contratti  di  fornitura  con  persone  scomode  o  bloccare  la  pubblicazione  di  libri  "troppo  critici".
 
 Prima  di  lui,  sotto  i  primi  due  Presidenti,  Makiguchi  e  Toda,  la  Soka  Gakkai  era  perlomeno  una  Associazione  seria  e  devota,  ma  Ikeda,  una  volta  divenuto  Presidente,  scopre  l'enorme  potere  che  deriva  dal  poter  disporre  di  milioni  di  persone  disposte  a  seguire  sempre  e  comunque  ogni  parola  d'ordine,  ogni  desiderio  del  Capo,  ogni  indicazione,  ogni  suggerimento.
 
 Tale  irresistibile  ascendente  mentale  è  stato  abilmente  utilizzato  anche  per  "scendere  in  campo"  sul  terreno  specificamente  politico  mediante  la  fondazione  di  un  partito,  il  Komeito,  che  nonostante  i  suoi  risultati  elettorali  limitati,  si  è  talvolta  reso  disponibile  nella  formazione  di  maggioranze  di  governo.
 
 Nonostante  il  Komeito  sia  oggi  formalmente  separato  dalla  SG,  tutti  i  suoi  apparati,  dai  politici  fino  all'ultimo  impiegato,  sono  membri  della  Gakkai,  e  quindi  sottoposti  al  fascino  e  soprattutto  al  potere  indiscusso  e  indiscutibile  di  Ikeda.
 
 Tra  l'altro,  ogni  anno  la  SG  tiene  uno  speciale  meeting  di  leaders  riguardante  il  sostegno  al  Komeito.
 
 Di  fronte  a  questi  successi,  Ikeda  ha  pensato  bene  di  provare  a  riproporre  a  livello  mondiale  i  risultati  ottenuti  in  madrepatria.  Fu  così  che  nel  1975  nacque  la  Soka  Gakkai  Internazionale.  Il  sogno  di  Ikeda  è  quello  di  far  sì  che  la  Soka  Gakkai  possa  contare  in  tutti  i  Paesi  del  mondo  sul  consenso  di  una  parte  significativa  della  popolazione.
 
 Per  ottenere  questo  risultato,  la  Soka  Gakkai  ha  semplificato  ed  adattato,  con  qualche  deformazione,  il  buddismo  di  Nichiren,  realizzando  una  sorta  di  religione  che  sembra  inventata  negli  studi  della  Walt  Disney,  perché  è  ingenuamente  fondata  sulla  realizzazione  dei  propri  desideri  e  delle  proprie  ambizioni,  proprio  come  le  fiabe  di  Cenerentola  e  della  Bella  Addormentata.
 
 In  pratica,  una  fabbrica  di  fantasie  e  di  illusioni,  l'esatto  contrario  del  buddismo  tradizionale,  che  anzi  insegna  a  eliminare  l'attaccamento  quale  condizione  essenziale  per  superare  la  sofferenza  e  progredire  in  saggezza.
 
 Tuttavia,  è  un  fenomeno  molto  noto  che  la  gente  desidera  essere  ingannata,  purché  trovi  rassicurazione  e  protezione  psicologica.  Quindi  la  Soka  Gakkai  non  poteva  certo  espandersi  velocemente  insegnando  il  buddismo  "vero",  cioè  quello  che  richiede  dedizione,  meditazione,  ricerca,    contemplazione  e  rinuncia.
 
 Chi  desidera  il  successo  in  senso  propagandistico,  nonché  la  crescita  numerica,  dovrà  piuttosto  diffondere  le  promesse  che  tutti  vogliono  sentire,  un  po'  come  avviene  in  campagna  elettorale:
 
 "Desidero  che  voi,  membri  di  Osaka,  preghiate  davanti  a  questo  Gohonzon  e  riempiate  le  vostre  vite  di  benefici.  Recuperate  la  vostra  salute  se  siete  malati.  Guadagnate  abbastanza  denaro  per  vivere  confortevolmente  se  siete  poveri.  Portate  avanti  la  vostra  fede  in  modo  perfetto  e  diventate  felici."  (J.  Toda,  discorso  di  inaugurazione  del  primo  Centro  culturale  del  Kansai,  4  gennaio  1956)
 
 
 IKEDA  ha  sempre  saputo  curare  la  sua  immagine  investendo  grosse  somme  per  esaltare  le  sue  ambizioni  megalomani.
 
 Nella  foto  qui  a  sinistra  notiamo  la  sua  foto  nella  stella  al  centro,  mentre  i  suoi  "uomini  azzurri"  (toh...  sembra  un  congresso  di  Forza  Italia!)  partecipano  ad  una  convention  della  Soka  Gakkai  giapponese.
 
 L'esaltazione  di  sé  stessi  e  l'assoluta  mancanza  della  minima  modestia  è  quanto  ci  può  essere  di  più  estraneo  al  buddismo,  del  quale  tuttavia  il  sig.  Ikeda  si  ritiene  il  maggior  interprete  contemporaneo.
 
 In  Giappone  forse  più  che  all'estero,  Ikeda  continua  da  anni  la  sua  "guerra  santa"  contro  l'odiato  rivale  Abe  Nikken,  patriarca  della  Nichiren  Shoshu,  la  sètta  buddista  che  ha  scomunicato  Daisaku  Ikeda  ritenendolo  indegno  e  ha  tolto  alla  Soka  Gakkai  ogni  tipo  di  riconoscimento.
 
 Per  contro,  su  ispirazione  dell'indiscusso  capo  Ikeda,  vengono  tenute  abitualmente  recitazioni  per  la  distruzione  del  Tempio  Nichiren  Shoshu.  La  campagna  di  odio  pare  trovi  terreno  fertile  tra  i  membri  nipponici  della  Soka  Gakkai,  che  arrivano  a  dipingere  Nikken  come  "più  malvagio  di  Osama  bin  Laden".  Del  resto  a  chi  non  si  allinea  con  la  campagna  vengono  profetizzate  disgrazie  e  maledizioni.
 
 
 IKEDA  VIENE  OSANNATO  DAI  FEDELISSIMI  SEGUACI  IN  DIVISA  AZZURRA
 
 
 DAISAKU  IKEDA  AMA  PROMUOVERE  IL  CULTO  DELLA  SUA  PERSONALITA'
 ANCHE  CON  MANIFESTAZIONI  IN  CUI  CAMPEGGIANO  SUE  FOTOGRAFIE
 ACCANTO  A  QUELLE  DI  PERSONAGGI  STORICI  E  PRESTIGIOSI
 
 
 Un  altro  clamoroso  esempio  della  megalomania  e  dell'indole  millantatrice  di  Daisaku  Ikeda  è  riportato  nel  giornale  buddhista  CYBERSANGHA.  In  questo  sito  si  racconta  di  come  Ikeda  ebbe  la  furbizia  di  creare  un  proprio  Centro  Culturale  ad  Harvard,  con  il  deliberato  scopo  di  tenervi  delle  conferenze  in  modo  tale  da  sfruttare  a  livello  mediatico  l'enorme  prestigio  della  sede  universitaria  americana,  considerata  la  più  importante  istituzione  educativa  mondiale.
 
 Le  riviste  della  Soka  Gakkai  Internazionale  descrivevano  il  "trionfo"  di  Ikeda  ad  Harvard.  Nessuno  ad  Harvard  ne  sapeva  niente,  ovviamente,  eppure  nella  stampa  della  SGI  si  continuava  a  enfatizzare  i  presunti  inviti  di  Ikeda  ad  Harvard  ed  il  rispetto  di  Harvard  per  la  sua  erudizione!  Ovviamente  non  si  specificava  che  Ikeda  veniva  invitato....  dal  PROPRIO  centro  culturale,  e  si  giocava  sull'equivoco  per  indurre  la  gente  a  ritenere  che  gli  inviti  provenissero  dall'UNIVERSITA'  di  Harvard.
 
 Un  vero  capolavoro  mediatico  che  evidenzia  la  capacità  di  Daisaku  Ikeda  di  saper  ricorrere  a  sottili  astuzie  psicologiche:  imitare,  sostituirsi,  millantare,  appropriarsi  dell'altrui  prestigio  e  dell'altrui  fama.
 
 Col  tempo,  dopo  tanti  finti  riconoscimenti,  alla  fine  c'è  chi  ci  crede,  e  arrivano  anche  riconoscimenti  veri,  anche  perché  Ikeda  non  ha  mai  lesinato  donazioni  che  potessero  attirare  la  benevolenza  di  Istituzioni,    Organizzazioni  internazionali,  Stati.
 
 Il  protagonismo  di  Ikeda  e  l'ansia  di  ingrandire  la  sua  fama  lo  hanno  portato  a  compiere  grossi  errori,  come  le  discutibili  frequentazioni  di  dittatori  sanguinari.  Qui  sotto  lo  vediamo  insieme  a  Nicolae  Ceausescu.
 
 
 DAISAKU  IKEDA  INSIEME  AL  SANGUINARIO  DITTATORE  RUMENO  CEAUSESCU
 
 Nonostante  la  pretesa  di  apparire  come  strenuo  esponente  pacifista,  Ikeda  non  ha  mai  avuto  scrupoli  nello  stabilire  rapporti  con  i  politici  compromessi  con  vari  crimini.  I  suoi  sostenitori,  avendo  generalmente  perduto  ogni  capacità  critica,  per  difendere  in  qualche  modo  l'onore  del  loro  padre-padrone-maestro  indiscusso,  ricorrono  ad  una  risibile  giustificazione:  Ikeda  avrebbe  visitato  questi  loschi  dittatori  per  convertirli  alla  pace.
 
 Nulla  di  più  assurdo,  innanzitutto  perché  nemmeno  lo  stesso  Ikeda  ha  rilasciato  dichiarazioni  di  simili  intenti,  inoltre  nessuno  di  codesti  tiranni  ha  minimamente  modificato  la  sua  condotta.
 
 Qui  sotto  vediamo  Ikeda  con  il  dittatore  panamense  Noriega.
 
 
 DAISAKU  IKEDA  E  NORIEGA  CONVERSANO  COME  VECCHI  AMICI.
 
 Non  poteva  mancare  un  incontro  con  Fidel  Castro  (vedi  foto  sotto).
 
 
 
 
 DAISAKU  IKEDA
 INTRATTIENE  FIDEL  CASTRO,
 DITTATORE  CUBANO  CHE  HA
 SEMPRE  IMPEDITO  IL  RISPETTO
 DEI  PIU'  ELEMENTARI  DIRITTI
 UMANI,  COME  LA  LIBERTA'  DI
 ESPRESSIONE  E  DI  PENSIERO.
 
 
 Ikeda  ha  saputo  coniugare  il  suo  bisogno  di  apparire,  con  i  bisogni  dei  capi  politici  più  isolati,  come  appunto  Ceusesku,  Noriega  e  Castro,  che  avevano  tutto  da  guadagnare  ricevendo  con  tutti  gli  onori  nientemeno  che  un  leader  "buddista".
 
 In  realtà  nei  Paesi  sottoposti  a  tali  dittatori  non  c'era  una  vera  libertà  religiosa,  e  anche  gli  altri  diritti  democratici  erano  calpestati.
 
 Ikeda,  dando  credibilità  a  questi  dittatori,  si  è  dunque  reso  complice  anche  delle  loro  nefandezze,  disonorando  il  nome  e  la  reputazione  del  buddismo.
 
 Daisaku  Ikeda  per  rendere  credibile  la  sua  immagine  di  pseudo-pacifista  impegnato  per  il  bene  dell'umanità,  ha  fatto  ampio  uso  della  tecnica  di  comunicazione  che  gli  esperti  chiamano  "effetto  alone".
 
 Essa  è  ampiamente  usata  in  pubblicità  e  consiste  nell'accostare  due  oggetti,  due  immagini,  due  concetti  o  due  persone,  in  modo  che  la  reputazione  dell'oggetto  1  sia  "trasferita"  nell'oggetto  2.
 
 L'esempio  più  classico  è  un  attore  famoso  e  simpatico  che  beve  un  certo  aperitivo.  La  simpatia  del  personaggio  infuenzerà  la  percezione  dell'aperitivo,  che  finirà  per  risultare,  grazie  all'effetto  alone,  un  simbolo  di  successo,  proprio  come  l'attore.
 
 L'esperienza  del  centro  di  Harvard,  che  abbiamo  ricordato  in  questa  pagina,  era  già  una  applicazione  della  tecnica  dell'effetto  alone.
 
 Ma  Ikeda  ha  cercato  di  sfruttare  la  medesima  tecnica  quando  ha  ideato  la  farneticante  campagna  "IKEDA  -  GANDHI  -  MARTIN  LUTHER  KING"  (vedi  foto  sotto).
 
 
 
 Con  questa  campagna  ha  raggiunto  veramente  il  colmo  dell'impudenza.  Un  affarista  giapponese  senza  scrupoli  che  osa  accostare  la  sua  figura  a  quella  di  2  martiri  della  pace  e  della  libertà  è  veramente  un  atto  privo  di  qualsiasi  scrupolo  morale!
 
 Nella  rete  internet  circolano  tuttora  banner  come  questi:
 
 
 
 
 
 
 Noi  vorremmo  proporre  un  altro  tipo  di  paragone,  che  ci  sembra  molto  più  appropriato:
 
 
 
 Ikeda  non  è  solo  un  abile  pubblicitario,  ma  anche  un  diplomatico  scaltro.  Per  cui  la  campagna  Gandhi-King-Ikeda  non  è  fatta  solo  a  base  di  fotomontaggi,  ma  anche  distribuendo  offerte  generose  al  Gandhi  Institute  di  Nashville  e  alla  M.L.  King  jr  International  Chapel  di  Atlanta.
 
 Ovviamente  non  è  per  fare  della  semplice  beneficenza  che  Ikeda  elargisce  donazioni  e  contributi.  Per  lui  si  tratta  di  oculati  investimenti,  che  hanno  una  enorme  ricaduta  finanziaria  sulle  sua  attività  commerciali  e  soprattutto  sulle  sue  poco  conosciute  intermediazioni  internazionali  che  lo  vedono  al  centro  di  una  complessa  rete  di  rapporti,  anche  politici,  sulla  cui  vera  natura  resta  un  certo  mistero.
 
 Recentemente  Ikeda  ha  curiosamente  arricchito  la  sua  collezione  di  onoreficenze  con  il  titolo  di  Ufficiale  della  Repubblica  Italiana.  Sarebbe  interessante  conoscere  i  retroscena  di  una  così  inatteso  riconoscimento,  ma  sapendo  come  vanno  le  cose  in  Italia,  questo  episodio  non  fa  altro  che  gettare  ulteriori  sospetti  sulle  attività  di  Daisaku  Ikeda.
 
 Vedi  anche:  SOKA  GAKKAI
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
							
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			24/05/2010 20:58:07
							
          
 IN EVIDENZA
 >Secondo  me  non  basta.  Se  lei  ha  argomenti,  questioni,  problemi  da  segnalare  lo  faccia.  Quello  del  Consigliere  Dott.  Giovanni  Migliore  è  un  forum  democratico,  aperto  al  dialogo.  A  me  sembra  che  lei  non  sia  molto  tollerante  nei  confronti  delle  cose  che  interessano  agli  altri.  Provi  a  pensare  che  magari,  agli  altri,  non  interessano  le  cose  che  dice  lei.  La  questione  di  Daisaku  Ikeda  e  della  Soka  Gakkai  dovrebbe  interessarla  perchè  le  sette  sono  molto  pericolose  e  sanno  come  manovrare  le  persone  per  adescarle.  Scommetto  che  lei  parla  così  perchè  non  sa  nemmeno  lontanamente  cosa  sia  un  mantra  e  che  effetti  produca.  Adesso  glielo  spiego.  Per  mantra  si  intende  un  insieme  di  sillabe  da  pronunciare  in  continuazione,  in  maniera  ossessiva.  Questo  tipo  di  "recitazione"  stimola,  nel  nostro  cervello,la  produzione  di  adrenalina  e  serotonina(l'ormone  della  felicità)  che  hanno  un  effetto  euforizzante.  Dopo  la  recitazione,  per  dirla  in  breve,  ci  si  sente  sereni,  aperti,  generosi,  nei  confronti  di  tutto  ciò  che  ci  circonda.  E'  una  percezione  piacevole  ma  alterata  della  realtà,  che  può  farci  cadere  vittime  di  manipolatori.Questo  effetto  chimico,  che  viene  spacciato  per  mistico,è  alla  base  della  pratica  della  Soka  Gakkai,  che  si  fonda  proprio  sulla  recitazione  di  un  mantra:  Nam  Myoho  Renge  Kyo.  Quindi,  per  cortesia,  abbia  un  pochino  di  pazienza.  Ne  vale  veramente  la  pena.  Buona  serata.
 
							
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			24/05/2010 20:20:48
							
          
 IN EVIDENZA
 >  Ma  altri  argomenti  non  ce  ne  sono??????????è  da  piu  di  una  setimana  che  si  discute  di  questa  cittadinanza  onoraria.BASTA!!!
 
							
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			24/05/2010 14:59:52
							
          
 IN EVIDENZA
 Vorremmo  aggiungere  a  tutti  gli  stratosferici  meriti  del  Sig.  Ikeda  anche  qualche  "piccolo"  ed  "  insignificante"  demerito  del  grande  ed  unico  maestro  del  Budd(h)ismo  mondiale.
 
 -  E'  UFFICIALE  che  Daisaku  Ikeda  ha  guidato  il  Komeito.  Si  trovano  dappertutto,  anche  sul  sito  UFFICIALE  della  S.G.  I.  (per  chi  non  lo  sapesse  ricordo  che  il  Komeito  ha  sostenuto  la  guerra  in  Iraq,  il  riarmo  nucleare  del  Giappone  e  non  si  è  MAI  opposto  alla  pena  di  morte  in  Giappone.  In  Italia  invece  la  Soka  ha  raccolto  firme  per  la  moratoria  della  pena  di  morte.  Non  si  sa  che  fine  abbia  fatto  l’iniziativa.  Sembra  si  sia  trattato  di  una  mera  operazione  di  immagine).
 
 -  Sono  UFFICIALI  le  notizie  sul  grande  bluff  dello  Sho  Hondo,  controllate  il  sito  inglese  ASSOCIAZIONE  VITTIME  SOKA  GAKKAI  e  tanti  altri.
 
 -  E’  UFFICIALE  che  Ikeda,  che  sproloquia  sui  diritti  umani,  si  sia  prostrato  davanti  a  Hu  Jintao,  Presidente  della  Cina,  grande  violatore  dei  diritti  umani,  non  solo  in  Tibet.  La  notizia  del  poema  che  Ikeda  gli  ha  dedicato  è  riportata  da  Nuovo  Rinascimento.  Più  UFFICIALE  di  così!
 
 -  E’  UFFICIALE  che  Ikeda  ha  fatto  inginocchiare  i  membri  del  Kansai  perché  per  colpa  loro  il  Komeito  ha  perso  le  ultime  elezioni.  E’  stato  detto  l’anno  scorso,  in  occasione  di  una  Consulta  della  Soka  a  Roma.  Un  Buddista,  per  giunta  leader,  che  impartisce  punizioni?
 
 -  E’  UFFICIALE,  è  sotto  gli  occhi  di  chiunque,  che  Ikeda  appone  la  sua  firma  su  tutto,  dai  trattati  filosofici  ai  consigli  vari,  dalle  spiegazioni  ridondanti  a  parole  in  libertà  definite  impropriamente  poesie  e  poemi,  fino  a  tautologie  impressionanti.  Alla  faccia  del  maestro!
 
 -  E’  UFFICIALE  che  l’ufficio  studi  della  Soka  Gakkai,  a  Tokyo,  annovera  2600  persone.
 
 -  E’  UFFICIALE  che  Ikeda  ha  il  copyright  del  Gosho  Zenshu.
 
 -  E’  UFFICIALE  che  Ikeda  ha  richiesto,  ma  non  ha  ottenuto,  il  copyright  di  Nam  Myo  Ho  Renge  Kyo.
 
 -  E’  UFFICIALE  che  Ikeda  è  alla  ricerca  continua  di  attestati  e  riconoscimenti  vari,  visto  che  sul  tanto  ambito  Premio  Nobel  può  mettersi  l’anima  in  pace,  oltre  che  per  le  nefandezze  del  Komeito,  per  la  guerra  quasi  ventennale  che  conduce  contro  Nikken  Abe,  e  non  solo  a  suon  di  carte  bollate.
 
 -  Sono  UFFICIALI  i  rapporti  di  Ikeda  con  Ceausescu,  Noriega  e  altri  discutibili  personaggi.  Continuate  pure  a  raccontare  che  lo  ha  fatto  per  la  pace.
 
 -  E’  UFFICIALE  la  manipolazione  dello  storico  inglese  Arnold  Toynbee,  come  testimoniato  dalla  famosa  lettera  della  nipote  Polly.
 
 -  E’  UFFICIALE  la  lettera  a  Javier  Peres-de-Cuellar  (1990)  Segretario  Generale  delle  Nazioni  Unite  dove  si  chiede  di  “  privare  la  Soka  Gakkai  della  sua  sede  alle  Nazioni  Unite,  ottenuta  a  partire  da  un'affiliazione  immeritata.”
 
 -  E’  UFFICIALE  che  Daisaku  Ikeda  è  stramiliardario.  Magari  è  la  conseguenza  dello  zaimu,  visto  che  non  risulta  che  abbia  mai  lavorato.
 
 -  E’  UFFICIALE  che  il  Gohonzon  viene  assegnato  subito,  praticamente  senza  preparazione,  poi  chi  s’è  visto  s’è  visto.
 
 
 
 Devadattak
 
 
							
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 del 
                                 
             
                        
			24/05/2010 14:46:46
							
          
 IN EVIDENZA
 >  Sig.  Di  Petro  e  Giorgio  avete  ragione.
 Se  la  città  di  Modica  avesse  dato  la  cittadinanza  al  capo  dei  buddisti  Daila  Lama  Capo  mondiale  dei  buddisti  e  questi  fosse  venuto  a  Modica,io  avrei  accettato  come  cittadina  modicana  ,  ma  consegnarla  ad  un  capo  di  una  setta  "Mai  e  poi  Mai".
 Bene  a  detto  oggi  il  direttore  di  Video  Regione  Cannata,  Modica  è  una  città  intera  vocata  al  cattolicesimo.
 Per  quale  fine  abbiamo  dato  questa  cittadinanza?
 Chi  l'ha  chiesta?
 Vorrei  conoscere  nomi  e  cognomi  di  chi  l'ha  richiesta.
 Modica  ha  debiti,  ha  tutto  quello  che  volete  ma  è  sempre  una  citta  bella,  cristiana  dove  vi  sono  feste  religiose  tutto  l'anno:
 S.Giorgio
 S.Pietro
 Madonna  delle  Grazie
 Madonna  della  Lacrime
 S.Giuseppe
 Maria  Ausiliatrice
 Ogni  contrada  ha  la  sua  festa  religiosa
 Ogni  frazione  ha  la  sua  festa  religiosa
 e  ora  degli  scienzati  tuttologici  e  cosmopoliti  hanno  dato  la  cittadinanza  ad  uno  che  non  conosce  nemmeno  di  si  trova  la  Sicilia  e  immaginiamoci  Modica.
 
							
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 del 
                                 
             
                        
			24/05/2010 13:33:20
							
          
 IN EVIDENZA
 >  Io  mi  domando  e  dico,  ma  che  ci  azzecca  il  presidente  della  Soka  Gakkai  con  la  Città  di  Modica?
 Io  mi  domando  e  dico,  ma  che  ci  azzecca  il  buddismo  con  la  Citta  delle  cento  Chiese,  Città  devota  alla  Modonna  delle  Grazie,  a    San  Giorgio,  San  Pietro?
 Leggendo  le  informazioni  sulla  stampa  locale  apprendo:
 1)  "Un  riconoscimento  che  premia  solo  una  parte  dell’attività  del  presidente  della  Soka  Gakkai  in  quanto  per  conoscere  la  sua  statura  intellettuale,  culturale  e  di  uomo  del  mondo  si  dovrebbero  scrivere  testi  su  testi".  Stiamo  premiando  solo  una  parte,  a  quanto  la  prossima?
 2)  "A  NOME  DEI  PRATICANTI  BUDDHISTI  DELLA  CITTA’  HA  PARLATO  L’AVVOCATO  GIACOMO  IOZZIA  che  ha  illustrato  il  senso  dell’iniziativa  verso  un  uomo  che  porta  avanti  il  grande  processo  della  pacificazione  degli  uomini  e  con  esso  la  speranza  per  un  domani  migliore  fatto  di  pace  e  di  condivisione".  Ma  i  praticanti  buddisti,  possono  incidere  sul  tessuto  culturale  Modicano  in  tal  maniera  da  indirizzare  l'amministrazione  a  rilasciare  un'onorificenza  così  delicata  e  prestigiosa?
 3)  "Il  Sindaco  ha  motivato  la  scelta  del  conferimento  della  cittadinanza  onoraria  COME  UN  EVENTO  CHE  DA’  LUSTRO  E  ONORE  A  MODICA  PER  UN  PERSONAGGIO  DI  CATATURA  MONDIALE  e  darla  al  rappresentante  del  buddismo  mondiale  dimostra  come  LA  CITTA’  SIA  PRONTO  A  RECEPIRLA  COME    PATRIMONIO  DA  CONDIVIDERE    in  quanto  sostiene  valori  e  principi  che  hanno  in  sé  un  riconoscimento  universale".  Forse  ha  ragione  quel  genitore  che  in  punto  di  morte  disse  al  figlio:  “fighiu  miu  fatti  anuri  picchì  disanuri  nun  ti  ni  manca”,  ma  quale  ONORE  E  QUALE  LUSTRO?
 E  perchè  mai,  verso  il  Buddismo,  il  Sincado  si  permette  di  dire  LA  CITTA’  SIA  PRONTO  A  RECEPIRLA  COME    PATRIMONIO  DA  CONDIVIDERE?
 
 La  Città  di  Modica  ha  rispetto  per  il  Buddhismo,  ma  certamente  non  lo  condivide.  I  Modicani,  per  quello  che  ci  consta,  condividiamo  il  Cattolicesimo.
 
 E  sbaglia  chiunque  pensa  che  la  questione  sia  politica,  qualsiasi  Primo  Cittadino  non  pùo  chiamare  alla  CONDIVISIONE,  riguardo  alla  religiosità,  i  propri  Concittadini.
 
 Colgo  l'occasione  per  fare  le  rimostranze  ai  Sacerdoti  modicani,  per  il  non  aver  preso  alcuna  posizione  in  merito.
 
 
							
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